Corsi per sommelier FISAR: la formazione passa per la degustazione

Corsi per sommelier FISAR

Oggi voglio parlarvi dei corsi per sommelier FISAR (Federazione Italiana Sommelier Albergatori Ristoratori) perché la scorsa settimana ho partecipato a THE BLIND, un torneo di degustazione vini alla cieca tra Delegazioni FISAR, e il mondo del vino mi si è offerto in tutto il suo splendore non solo degustativo, ma anche formativo!

In un’area riservata all’interno dell’Acquario Civico di Milano, vicino alla sala che ospitava i partecipanti della gara ufficiale, insieme alla mia amica e blogger Federica di Kiki Tales, ho degustato 5 vini, due a bacca bianca e tre a bacca rossa di cui uno dolce, sotto la guida esperta di Silvia Pedrotti, sommelier FISAR per la delegazione Duomo Milano.

Due ore di meraviglia e di universi sensoriali in mescita, proprio come i vini che abbiamo assaggiato.

Che cosa vuol dire saper degustare?

Se bere un buon calice di vino è un piccolo piacere che raramente ci si fa mancare, entrare in perfetta sintonia con quello stesso vino è uno step di consapevolezza in più, che si acquisisce con esperienza, passione e un po’ di formazione.

Degustare e bere sono due azioni diverse, ci avete mai pensato?

Quante esperienze si possono provare dentro una bottiglia di vino? Quanti richiami alla memoria, ricordi di luoghi visitati, profumi annusati chissà quando e dove, pezzi di storia dentro a materia liquida.

Ecco, partecipare ai Corsi per sommelier FISAR (cosa che io di certo farò presto) permette non solo di conoscere l’etichetta che stiamo assaggiando in un dato momento, ma anche di aprire cuore e mente all’esperienza personale passata. Un vero e proprio viaggio dentro territori e sensazioni.

Dal punto di vista più tecnico, degustare un vino passa per alcuni esami: visivo, olfattivo, gustativo e per i cosiddetti marcatori, vale a dire come riconoscere i profumi di un vino e dargli un nome. In un vino puoi ritrovare un mondo di profumi facili da individuare o rintracciabili con più fatica perché “Chissà dove l’ho sentito!”.

Degustare, allora, magari in compagnia, stuzzica pure l’arte del conversare. Scoprire un vino è anche un modo per raccontare e raccontarsi, per scambiare esperienze di vita, per viaggiare da fermi.

In due ore appena ho imparato molte cose. Che l’acidità è la salvezza di un vino, per esempio, perché lo fa durare nel tempo e lo rende piacevole, dandogli quella verve che permette di non stancarsi di quello stesso vino al secondo bicchiere.
Ho imparato che la morbidezza è il grado di glicerina che il vino contiene, l’archetto che si vede nel bicchiere, che l’alcolicità è la sensazione di calore in gola e che il PAI è la persistenza aromatica intensa.

Non scorderò di certo la definizione che mi è stata data quando si parlava di tannino, cioè l’elemento conservante del vino: la sensazione è quella del caco acerbo, del felpato, di quel qualcosa che lega e quasi astringe, pertanto asciuga l’unto e sgrassa la bocca da altri sapori, per esempio.

Infine la domanda di Silvia più bella di tutte ad ogni apertura di bottiglia: “Che colore ha questo odore?”.
Sinestesie, mondi da incrociare e sensibilità da affinare.

Conoscere il mondo del vino è una porta spalancata sull’autentico, sulle potenzialità che ci circondano e sui talenti da scoprire. Qualcosa che va ben al di là di una bottiglia stappata e basta.

FISAR organizza tre livelli di corsi di formazione che coinvolgono tutti gli aspetti e i settori che ruotano intorno al vino, dalla produzione alla degustazione, dal servizio al corretto abbinamento con il cibo.
Un percorso qualificato e approfondito per arricchire la propria conoscenza enologica attraverso la scoperta di etichette nazionali ed internazionali.

Corsi per sommelier FISAR (qui!)

Primo livello: propedeutico al secondo e al terzo, è strutturato per soddisfare la curiosità di chi si avvicina al mondo dell’enologia per la prima volta. Dopo un excursus sugli “attrezzi” del sommelier, dall’iconico tastevin, decanter e cavatappi, dalla corretta disposizione dei vini in cantina alla scelta del bicchiere adatto, inizia il viaggio della degustazione. Profumi e sapori ma anche il legame tra viticoltura e territorio, le migliori forme di allevamento per ogni regione e le tecniche di vinificazione.

Secondo livello: protagoniste sono l’enografia nazionale e internazionale. Un itinerario attraverso le regioni italiane, europee e mondiali che producono vino. Strumento essenziale per la formazione di un sommelier, l’enografia aiuta a tracciare una prima mappa identitaria del vino.

Terzo livello: corso interamente dedicato all’affascinante arte dell’abbinamento del vino al cibo. Il percorso enogastronomico dell’abbinamento culmina nella scoperta della combinazione perfetta, in cui gli aspetti salienti di un cibo e di un vino si armonizzano e si esaltano reciprocamente.

Ovviamente, i corsi per sommelier FISAR sono supportati da preziose schede studiate ad hoc.
Cosa dite, siamo pronti? Partiamo?

Corsi per sommelier FISAR

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