Dove mangiare la pizza a Napoli – Lo zen e l’arte di impastare


La pizza a Napoli è così. Infinitamente elegante sempre, anche nelle sue evoluzioni. Un giro di perle, uno di pizza e via, una sera di fine primavera è servita.
Questo post è per tutte le amiche di Ubique che mi chiedono dove mangiare la pizza a Napoli.

È sempre una scelta difficile perché nono sono pochi i locali dove la pizza viene preparata come un piatto di alta gastronomia, dove l’impasto soffice, le materie prime di alta qualità garantiscono la assoluta digeribilità del prodotto.
Ma oggi vi voglio raccontare che ci sono turisti che si fanno portare dall’aeroporto direttamente da Mondo Pizza al Vomero, perché prima ancora di vedere il panorama da San Martino, vogliono assaporare la città a partire da un gusto.

La tradizione ha bisogno di innovazione, e il maestro Luigi D’Auria, il pizzaiolo filosofo o maestro Zen, come spesso viene definito, ha saputo concedere la giusta misura al rinnovamento. Lo ha fatto a partire da una forma, questa sorta di involtino a cui ha dato il nome di Infinity, che non modifica il sapore originario. Ma anche da piccoli innesti di ingredienti, apparentemente inconsueti ma assolutamente centrati, come lo yogurt greco, che Luigi ha avuto l’intuizione di porre a base della sua pizza, prima di cospargerla di pomodorini freschi e dar luogo alla doppia cottura.
La leggera acidità fa spiccare un volo al palato, e rende la pizza estremamente digeribile.

Ecco, amiche di Ubique, se dopo aver mangiato una pizza provate un’arsura da deserto del Sahara vi posso garantire che quella che avete mangiato non era una pizza di alta qualità, e questo non vi capiterà di certo se degusterete una pizza del maestro D’Auria.

Insomma, sono lontani i tempi in cui il pizzaiolo si faceva scattare una foto ricordo con la celebrità che capitava nel suo locale, qui da Mondo Pizza ci si viene per farsi un selfie col maestro Zen della pizza napoletana!

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