Avevo un paio di Dr. Martens a 20 anni e ne ho acquistato un altro uguale identico a 40, e ancora non ho capito se l’anfibio più glamour di sempre non è più uscito di moda o se la guerra non è mai finita.
Unica differenza tra i Doctors del primo atto e quelli del secondo la manomissione delle cuciture gialle.
Se a 20 anni le avevo passate con l’indelebile nero durante una lezione all’Università di letteratura latina perché volevo anfibi total black, a 40 sono rimasti gialli, al più ci abbino un foulard tinta sole quando li calzo.
Indice
I Dr.Martens piacevano e piacciono, non solo perché sono l’emblema della cultura grunge
Piacciono perché sono comodi (dopo i primi 10 giorni) e si abbinano a qualsiasi look e a ogni stagione.
Ogni 0,6 secondi qualcuno nel mondo cerca “Dr. Martens” via Google e le vendite non conoscono flessioni sia nel settore retail sia online, esattamente come non conosce noia la ricerca di un outfit sempre diverso che li veda protagonisti.
Iniziamo da un breve racconto sulla loro nascita e presa di potere tra le scarpiere delle donne di tutto il mondo e qualsiasi età.

La storia dei mitici Dr. Martens
Nel 1943 Klaus Maertens, un medico tedesco, si ruppe un piede mentre sciava.
Non trovando nessuna calzatura comoda per il suo problema, prese a esempio i modelli degli scarponi allora presenti e iniziò a progettare una scarpa avente una suola innovativa con un cuscino d’aria, per favorire la sua guarigione.
Ideò uno scarponcino marrone a otto fori, che però non riscontrò successo.
Qualche tempo dopo, Maertens si unì in società con Herbert Funck, ex compagno universitario, e i due avviarono una produzione di scarpe che riutilizzava per la suola rimanenze di gomma della Luftwaffe, Aviazione Militare della Germania, mentre per la tomaia riciclava con creatività vecchie divise dell’esercito tedesco.
Già nel 1952 la produzione, apprezzata soprattutto da una clientela femminile e matura per la comodità, contava oltre 200 modelli differenti.
Nel 1959 il brevetto venne acquistato dall’azienda Griggs, celebre per la produzione di stivali da lavoro extra resistenti, colpita dall’innovativa suola ammortizzata vista in una pubblicità.
I Griggs cambiarono il nome delle calzature in Dr. Martens e aggiunsero le famose cuciture gialle presenti ancora oggi tra la suola e la tomaia.
Il boom delle Dr. Martens
Subito i Doctors divennero le calzature di forze dell’ordine, postini, gente comune alla ricerca di resistenza e comfort, ma il vero boom si ebbe negli Anni ’60 quando Skin, Punk e altre subculture inglesi le trasformarono in un’emblema ideologico.
Dopo un calo netto nel decennio Novanta, nel 2007 le Dr. Martens ricompaiono sulle passerelle di moda come accessorio chic e un po’ bohémien, simbolo di quello stile rarefatto un po’ fuori dal tempo che tanto amiamo anche noi di Ubique.
Nel 2013 il brand fu acquistato dal fondo londinese Permira, e ancora oggi siamo qui a parlarne mentre le calziamo con i lacci un po’ morbidi e spettinati.

Come indossare i Dr.Martens 365 giorni all’anno
Dr. Martens in inverno
Se in inverno ci piace l’idea che la suola track domini la silhouette di skinny pants in pelle nera o denim used, dobbiamo ammettere che non ci è nemmeno dispiaciuto abbinare i nostri Dr.Martens anche a gonne a falde larghe e vite alte.
Al mood di certe sere ci è mancato solo un jukebox e un ragazzo brillantinato dalla giacca di pelle che profumava di pelle che ci chiedeva di scegliere tra “Blue suede shoes” di Carl Perkins e “Heartbreak hotel” di Elvis Presley.
I miei stivaletti combat li ho scelti di nuovo neri, come i primi, perché i Doctors devono essere così, neutri e di carattere.
Dr. Martens nella stagione dei fiori
Calzati in primavera, levano un po’ di quella eccessiva sensibilità a vestiti impalpabili e assai troppo romantici.
Come a dire che se il rimmel ci è sceso dalle ciglia non sono state lacrime ma uno smokey eyes un filo troppo esagerato.
Ci piace portarli slacciati, ribelli e maleducati, perché abbiamo calzini troppo colorati per essere nascosti e short jeans troppo corti e aderenti per non ipotizzare un contrappeso.

Dr. Martens in estate e autunno
Con le camicie bianche oversize danno il loro meglio in estate, quando il vento ci rinfresca a refoli sotto il cotone e le passeggiate di sera potrebbero non finire mai.
Non ci piacciono i look Dr. Martens che prevedono l’abbinata al collant: mettereste mai un costume da bagno sopra un body o una canottiera sotto una camicia di seta bianca?
Adoro invece la combo Doctors + gonne lunghe e leggere e un po’ senz’anima, ma solo perché non si ricordano bene dove l’hanno lasciata: dall’estate all’autunno l’unica cosa che deve variare è l’abbronzatura delle gambe.
Indossiamole:
- arrotolando il fondo dei pantaloni
- buttandoci sopra un cappotto di novembre color cammello che sfiora le caviglie
- insieme a minigonne, abiti da sera, a una giacca mezzo tight che nessuno si aspetta ma tutti vorrebbero.