Mela verde please

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Da oggi in poi non dovrà essere solo un colore o un colore associato ad un frutto ma dovrà essere una religione di stili da indossare per via orale ed epidermica.
Per osservare una disposizione necessaria alla sopravvivenza post pranzi e cenoni, e anche per essere osservate.

Esattamente come per Newton fu una scoperta, per Guglielmo Tell un bersaglio, per Jobs la fortuna masticata, per Biancaneve una droga. O per Eva il peccato.

Da centrifugare e trangugiare come fosse un cocktail newyorkese, da masticare al naturale, da abbinare a piccole dosi ad un’insalatina, magari con un accessorio made in wasabi coordinato.
Scegliete voi se adagiarlo a tracolla o in uno zaino durante il weekend di fine anno, se metterlo in tasca o addirittura farne la vostra strada maestra calzandolo ai piedi, l’importante è che depuri composizioni invernali troppo pesanti e poco digeribili, elargendo leggerezza.

E che non sia solo verde, ma verde mela dichiarato perché trarsi in inganno con una sfumatura color lime per mojito o tinta prezzemolo per languidi crostacei è davvero un attimo.

Prima immagine: abito Missoni fw 2013
Seconda immagine: orecchini Mac Kenzie’s Attic via Etsy
Terza immagine: décolleté Jimmy Choo
Quarta immagine: piumino Ai-Storm
Quinta immagine: abito Lanvin fw 2013
Sesta immagine: bag Scabby Robot via Etsy
Settima immagine: rain boot Hunter

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15 commenti su “Mela verde please”

  1. Ciao Eva! Tu pensa che sono ghiotta di mele ma quella verde è l’unica che non riesco a mangiare!^^ Mi piace solo il colore o come succo. Bellissimi gli orecchini. Buone feste cara, un bacione!

  2. La mela verde, l’unico tipo di mela che mangio e di cui vado ghiotta! Non potevo dunque non amare questa selezione, bellissimi anche gli Hunter in questa tonalità. Auguroni!

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