Ieri ho partecipato alla conferenza stampa di presentazione dell’edizione 2018 del Premio ITAS del Libro di Montagna, istituito nel 1971, vale a dire il primo concorso italiano dedicato alle pubblicazioni in cui si celebra la montagna.
In un’Italia dove si vendono sempre meno libri e in cui leggere è avvertito più come un obbligo (quante volte sento dire “oddio, non leggo da anni!”, voi non ci credereste) che come un piacere, per fortuna c’è anche chi va controtendenza e decide di leggere montagne di libri (è proprio il caso di dirlo) per carpirne il più intimo respiro, e c’è pure chi quei libri li scrive.
In una bellissima libreria del centro di Milano, sono andata alla conferenza del Premio ITAS del Libro di montagna perché ero curiosa di ascoltare le motivazioni che spingono, oggi, a volersi incastonare nella letteratura di montagna, che personalmente trovo avveniristica da sempre.
Descrivere e amare un territorio, anche quello più aspro, ascoltare la natura e utilizzarla per interpretare il resto. Come se guardare all’insù significasse proprio guardare lontano, lì dove osano le aquile.
Territori, linguaggi, punti di vista essenziali ma che sanno ben piantarsi come un picchetto nella roccia: chi si occupa del prestigioso premio letterario del Premio ITAS del Libro di montagna tutto questo deve saperlo molto bene.
Il Premio ITAS del Libro di montagna ha cadenza annuale e si pone come osservatorio privilegiato su un segmento dell’editoria che negli ultimi anni registra una sempre maggiore attenzione da parte del pubblico dei lettori.
Il premio si articola in tre sezioni:
– opere narrative;
– opere non narrative (saggi, manuali e guide) sull’alpinismo, sui viaggi e sull’avventura;
– narrativa per ragazzi in cui la montagna svolga un ruolo significativo.
Possono partecipare all’edizione 2018 le opere edite dal 1° gennaio al 31 dicembre 2017 in lingua italiana da parte di scrittori viventi. Il termine per inviare le opere è fissato per il 31 gennaio 2018.
Tutte le informazioni, il regolamento, le categorie e i relativi premi sono consultabili al sito: www.premioitas.it
Per quanto riguarda me, da Paolo Cognetti a Mauro Corona a Reinhold Messner, mi è sempre piaciuto leggere narrativa di montagna, i racconti, i sogni e i timori di chi sfida le vette, di chi è stato temprato dalla natura attorno ed è riuscito a trasformarlo in parola per trasmettere conoscenza.
La conferenza stampa del Premio ITAS del Libro di montagna, che ha visto intervenire Enrico Brizzi, scrittore e presidente di giuria dal 2013, Lorenzo Carpanè, responsabile del Premio ITAS e del progetto formativo dedicato ai ragazzi Montagnavventura, e Fabrizio Lorenz, Presidente di ITAS Mutua, compagnia assicurativa ideatrice e promotrice del progetto, ha messo l’accento su come il Premio ITAS sia destinato a porsi sempre più come punto di riferimento e non solo in ambito nazionale, perché come nessun altro premio di settore è in grado di registrare e promuovere la cultura della montagna, del cammino, della scoperta.
I vincitori di questa 44° edizione del Premio ITAS del Libro di montagna verranno premiati, come da tradizione, a Trento, venerdì 27 aprile 2018, nell’ambito della settimana cinematografica del 66° Trento Film Festival.