Labbra più polpose, zigomi più alti, naso più sottile, occhi più allungati,seno più generoso, gambe più snelle. Sono un catalogo di chirurgia plastica. Solo la pelle è liscia e levigata come quella di vent’anni fa, tutto il resto è diverso. A volte mi chiedo cosa direbbe di me il Creatore.
Ossessionata dall’idea di piacere, sempre e comunque, prima agli altri che a me stessa. Mi vendo, in talune occasioni mi svendo, ad un sorriso di ammirazione. Ogni modifica che il mio corpo ha subito negli ultimi trent’anni è stata sofferta ma necessaria, mi adeguavo al gusto imperante perchè sono nata per piacere.
Non è facile essere donna nella società d’oggi, so di non essere un buon esempio, ma non ho deciso io che il mondo andasse in questa direzione, io mi sono semplicemente adattata.
Quando hai iniziato è difficile che tu smetta, credi di aver cominciato dal naso, dalle tette, dalle palpebre, invece tutto ha avuto inizio dal cervello.
Le mie amiche d’infanzia, quelle più sfacciate, oggi vanno dal chirurgo e gli chiedono senza mezzi termini di somigliare a me, e ciò che più mi turba e che anche le loro figlie non sognano altro che somigliare a me.
Se potessi, vorrei dire ad ogni donna, ad ogni mamma, ad ogni ragazza di non rincorrere un ideale di bellezza fasullo e irragiungibile perchè ci sarà sempre una con labbra più polpose, zigomi più alti, naso più sottile, occhi più allungati, seno più generoso, gambe più snelle, pronta a soffiarle via il primato.
Ogni giorno sempre più bambine al mondo preferiscono una Brazz a me, nonostante tutti gli sforzi che sono stati fatti per farmi diventare la Brabie che sono oggi.
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