Oggi voglio parlarvi di un’esperienza chiamata The Sparkling Experience che ho avuto il piacere di vivere la scorsa settimana al Clash, il club-restaurant che si trova all’interno del NYX Milan, il nuovo lifestyle hotel nel centro di Milano.
The Sparkling Experience è un menu, anzi, se ci penso bene è più di un semplice menu, perché non è solo una lista di pietanze ben abbinate tra loro, ma una commistione di culture prima ancora che un connubio di sapori.
Chi conosce il ristorante Clash già lo sa: nel cuore del concept-hotel interamente dedicato alla street art locale, lo street food internazionale si è fatto gourmet senza perdere la sua vera essenza ma, per contro, acquisendo nuova allure.
Essere accoglienti e unconventional, e allo stesso tempo ricercati, non è cosa da tutti e nemmeno di pochi, ma soltanto di alcuni, e qui la gestione food and beverage a cura di F&De Group è in mano a molti alcuni.
Informale sì, dicevamo, ma con stile, proprio come piace a noi Ubiquine.
Cos’è The Sparkling Experience?
È lo street food trattato talmente bene che ha imparato a chiedere champagne.
È una prova riuscita, un nuovo menu firmato dallo chef Renato Pellizzari affiancato da Matteo Nulli, che gioca di contrasti.
Sono i piatti della underground food culture internazionale, rivisitati in chiave gourmet, associati a un’eccellenza francese riconosciuta in tutto il mondo come lo champagne, che insieme danno vita a un nuovo paradigma culinario.
Oltre al piacere di gustare questo menu in preview (per cui decreto un “Buona la prima” a chiare lettere), in questa serata di anteprima presentare la lista dei vini in accompagnamento al menu sono stati i Sommelier FISAR, Federazione Italiana Sommelier Albergatori Ristoratori, che in collaborazione con Maison Ruinart hanno selezionato le tre etichette in grado di offrire la migliore esperienza degustativa.
The Sparkling Experience: il menu
Il raw burger di manzo con acciughe e tartufo nero e pan de cristal con gelato alla senape e chips di manioca accompagnato dalle bollicine di “R de Ruinart” è stato il primo tripudio.
Immaginate uno champagne che nasce dalle uve del Pinot Nero e Pinot Meunier della Montagne de Reims e dallo Chardonnay della Cote de Blancs: un vino fresco, con aromi di sottobosco, tostatura, miele e nuance floreali che stemperano le note pungenti della senape ed esaltano il sapore ricco della tartare di manzo con acciuga e tartufo.
Quando si dice che gli opposti si attraggono è proprio vero: qui il contrasto genera meraviglia.
Il secondo piatto di The Sparkling Experience è stato scelto dalla tradizione milanese: ossobuco di riso al salto, vale a dire un risotto giallo cotto al salto e servito con gremolada di ossobuco.
In abbinamento il “Blanc de Blanc”, uno Chardonnay in purezza creato con le uve dei vigneti Premier Cru della Côte de Blancs e della Montagne de Reims, a cui si aggiungono vini dello Sézannais e della Valle della Vesle.
Le vivaci note agrumate di limone e zenzero dell’etichetta mescolate all’aromaticità dello zafferano hanno generato un accostamento per amplificazione, perché lo zafferano ne è uscito esaltato.
Una di quelle combinazioni in cui 1+1 fa 3.
Un hot dog di polipo, sedano croccante, alghe nere e yogurt acido, e proposto in abbinamento al Ruinart Rosè, è stato il terzo piatto di The Sparkling Experience.
Uno champagne dal colore corallo brillante che sprigiona note di amarena, fragola, agrumi e zenzero. Un bouquet ricco e fruttato valorizza le note sapide, la struttura del Pinot Nero sostiene la carnosità del polpo e la composizione generale del piatto, ricco e complesso.
Questo piatto mi è piaciuto molto anche perché l’abbinamento era per colore. Il richiamo alla fragola del vino e la polpa rosa del polipo hanno dato vita a un piatto davvero chic.
L’impressione globale di The Sparkling Experience è più o meno simile a quella che ti senti di esprimere al ritorno da un viaggio colorato.
Quello da una città che trasuda storia e vita insieme, per esempio, che hai conosciuto lungo le vie, dietro i portoni, all’ombra dei palazzi e addentando cultura e gastronomia locale di altissima qualità.