È stata una garza, ladra di pelle.
L’ho sfilata dal ramo di una gruccia e in rapido calzare ha nascosto sotto di sé il bagliore dell’incarnato, dorato perché troppo abbronzato, lucente perché un po’ accaldato.
Mi ha svolazzato addosso per tutta sera, circolare, in picchiata a vortice quando gesticolavo, in rapido sfrecciare se invece passeggiavo, celando il danzare di braccia estive, senza però del tutto coprire.
Una di quelle garze, ladre, e non solo di pelle.
Predatrice di forme preziose per un’andatura diretta e furba nel far sua quell’inestimabile eleganza che non trova spazio nell’esibizione bensì nella sottrazione, nella riduzione che scava fianchi di supposizione.
Era una garza, ladra di pelle e di gambe, dal piumaggio neutro e vaporoso, in volteggio sulla mia schiena, a filo ginocchio, in derapata verso sandali da richiamare attraverso silenziosissimo mascherare.
Una garza, ladra di pelle da risanare, che cura uno stile senza fasciare,
che fende aria lasciando all’immaginazione raffinate gioie da imbeccare.
Foto via Unsplash.com
Ella saliva dinnanzi a lui lentamente, mollemente, con una specie di misura. Il mantello foderato di una pelliccia nivea come la piuma de’ cigni, non più retto dal fermaglio, le si abbandonava intorno al busto lasciando scoperte le spalle. Le spalle emergevano pallide come l’avorio polito, divise da un solco morbido, con le scapule che nel perdersi dentro i merletti del busto avevano non so qual curva fuggevole, qual dolce declinazione di ali.
(queste foto ci hanno fatto ricordare Il Piacere di Gabriele d’Annunzio)
Bellissimo tessuto. Ho letto tutti i vostri post precedenti, che meraviglia. Bacione Marcella
Bellissime parole accostate a delle immagini altrettanto belle! Mi piace “Garza Ladra” 🙂
Letteratura prestata alla moda… davvero uno splendido post!
L’educazione alla ricerca del tessuto!
Che meraviglia questa “garza” ladra:) Un bacione Eva, buon weekend!:*
Bellissimo, post bellissimi giochi di parole…garza ladra è troppo simpatico…poi avete notato che i commenti ai vostri scritti sono ispirati tanto quanto i post stessi? La citazione di Jolie Odette da Il Piacere di D’Annunzio ne è la prova. Benvenga tutto questo!
che belle immagini!
fanno sognare e pensare agli angeli….
proprio ieri ho ceduto a una gonna lunga, io che non le metto per partito preso. per svolazzare quando cammino…
che foto magnifiche che trovate sempre!
Era una garza quella con cui si presento un tardo pomeriggio d’estate. Un garza che mi avrebbe accompagnata su qualsiasi spiaggia. Una garza dal collo impreziosito di conchiglie. Una garza o un caftano…poco importa se è stato lui a donarlo!