Grucciare







Ci sono cose che vanno appese, sospese, difese.
Camicie fresche di vapore, ad esempio, oppure seta che vanta l’assenza di rughe, sottogiacca che non possono permettere di scivolare in piega alcuna durante riunioni che ne prendono di brutte, di pieghe.
Allo stesso modo, la levitazione spetta di diritto estetico a peperoncini gracili d’aspetto, seppure potenti di tempra, oppure a pentole d’acciaio pesante, fluttuanti come farfalle sotto cappe aquiline.

Una rosa si secca e non muore, un insaccato si spezia e non s’ammuffisce.
Un abito su gruccia si carica di energia positiva, stiracchia i tessuti, colma d’aria gli spazi tra le cuciture, gonfia il petto e si liscia il pelo, e indossare un capo passato per via verticale è calzare anche tutto questo resto.

Grucciate, gente, grucciate.






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23 commenti su “Grucciare”

  1. Io ne ho anche fin troppe che non ci stanno nell’armadio^^’ Quanto vorrei la cabina infatti:P Buona domenica cara, un bacio!:*

  2. Mi piace grucciare, mi piace attaccare via le cose, mi da un senso di apertura, spazio, sì, una bella invenzione la gruccia (sembra una cosa buona e rustica da mangiare, a sentirne il nome).

  3. Io le ho in tinta con l’interno del mio armadio! Legno naturale…però per gli abiti gruccio volentieri con l’alluminio della tintoria!

  4. Soltanto spezzando il fragile equilibrio,
    il disordine di un tempo scostante
    e lieve,
    sapremo che tutto era appeso,
    irrimediabilmente
    ad una gruccia troppo sottile per reggerci.

    Sunay Akin

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