Il rifugio dell’eleganza

L’eleganza a volte si annida dove meno te l’aspetti, penetra dentro il buco di un maglione, si infila dentro l’asola di un bottone saltato, prolifera dentro i revers sdruciti di un paio di jeans, si appiccica alle suole consumate di vecchie scarpe. Scambia spesso la notte per il giorno, il dritto con il rovescio, perché l’eleganza non ha regole.

L’eleganza è clandestina, non ha passaporto, è una malattia rara e silenziosa, peccato che non sia contagiosa.

20 commenti su “Il rifugio dell’eleganza”

  1. Sì, si annida dove mai avremmo pensato di trovarla.
    E questa è la sua bellezza atavica: non si può costruire, ma solo incontrare nella spontaneità.
    Questo post incontra molto la mia filosofia di stile. Baci

  2. Il suo fascino forse è proprio questo, esserci malgrado l’imprevedibilità umana. Non fosse dono raro non ci darebbe meraviglia. E ti auguro che una Befana elegantissima ti porti un 2012 proprio meraviglioso. Miaoooooooùùùùùù Ady

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