La mia lunga, larga gonna gialla






Ci sono capi che ti accompagnano stagione dopo stagione, che non ti stancheresti mai di indossare, quei jeans dalla linea perfetta, sdruciti al punto giusto che speri non ti abbandonino mai, che eviti il più possibile di lavare per la paura che prima o poi ti possano abbandonare. E ci sono capi che sai che ti accompagneranno solo per un breve tratto della tua esistenza, che mai più indosserai, che un giorno, se avrai avuto il coraggio di tenerli in serbo, saranno solo custodi dei tuoi ricordi. E’ questo il caso della mia lunga,  gonna gialla, acquistata per caso in un mercatino e divenuta altrettanto casualmente la compagna di  un’avventura chiamata gravidanza. Giungerai a detestare gli abiti della maternità, perchè l’attesa è lunga e sul finire diviene spasmodica, ma tra tutte le cose che ho indossato in questi 9 mesi , tra gli abiti presi in prestito, quelli recuperati da un lontano passato, le camicie da notte della nonna,  le camicie bianche di mio marito, la mia gonna gialla, resterà per sempre nel mio cuore perchè sapeva d’estate e d’allegria, perchè mi ha fatto sentire leggiadra nonostante gli otto chili accumulati.

Oggi dico addio alla mia lunga gonna gialla, che d’improvviso è diventata così larga , sento già nostalgia sia di lei che della mia tonda pancia.
La riporrò in un angusto meandro e un giorno mi ricorderà di quando aspettavo Alessandro.

Grazie a tutti per gli affettuosi messaggi, il 16/9/2011 alle 06.31 del mattino è nato il mio bambino.

immagini via: FGR, Cool and chic, French frosting, trendnista

29 commenti su “La mia lunga, larga gonna gialla”

  1. Tesoro mio sei tornata!
    Siete tornati…
    Colpo di scena sulla scelta finale del nome a quanto pare! Anche se da te, potevo aspettarmelo.
    Ti scrivo.

    Ciao gonna gialla, benvenuto Alessandro.

  2. E come ho potuto perdermi questa notizia?? Vale come giustificazione il fatto che Siegmund sta affrontando la sua prima influenza?
    Congratulazioni – e complimenti per aver messo su solo OTTO kili!

  3. Il tuo blog credo sia uno dei più eleganti che abbia mai visto e letto.
    Elegante nel tenerci aggiornata sulla tua vita… sei fantastica! Cominciavo a sentire nostalgia di te. Ben tornata Eva e ben arrivato Alessandro. Marcella

  4. DEDICATA AD ADY E AD ALESSANDRO
    A vestire il mio corpo
    quanto ti portavo in grembo
    bambino mio,
    non è stata una corazza da guerriera
    nè l’inviolabilità di un saio,
    piuttosto il velo di una farfalla,
    la seta di un petalo,
    una garza d’arcobaleno.
    A vestire il mio corpo
    quando ti portavo in grembo
    bambino mio,
    è stato l’amore
    e non uno scudo.

    Ancora auguri, Ady, sincerissimi e partecipati.
    Alessandro è un nome che a me piace molto.
    E’ bello rileggerti nello splendore di tutto questo giallo.
    Un bacio
    Marilena

  5. Buongiorno e auguri, intanto! avevo, anzi ho ancora, un vestito uguale all’ultima foto, con la differenza che il tessuto è in seta moirè e porpora…non l’ho più indossato, magari anche per mancanza di occasioni; adesso, a vederlo pubblicato, ci stò ripensando!

  6. Mi hai fatta commuovere, Ady. E’ bellissimo riaverti tra noi.
    Il giallo è decisamente il colore che ti rappresenta. Perché tu sei allegra, solare, energica e vitale.
    Una carezza affettuosa al tuo Alessandro.

    Un sorriso. Antonia.

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