L’età dell’innocenza





Se avessi 25 anni di meno, queste settimane verrebbero ricordate come quelle dei miei primi giorni di scuola.

Con la merenda sbriciolata nella cartella e le dita delle mani rinsecchite dal gesso della lavagna.
Con l’astuccio rosa pastello e il diario che profuma di carta, di nuovo, di pagine bianche da colorare.

Avrei al mio fianco Ornella, credo si chiamasse Ornella, per ben 5 ore al giorno e così, giusto per imporre già da subito il mio gusto in fatto di presenza e il mio carattere in fatto di stile, lotterei strenuamente tutte le mattine con mia madre per impedirle di imbrigliarmi la frangia in quel secco codino, atto a liberarmi la fronte.

Se oggi dovessi andare a scuola, sarei apparentemente castigata, di primo acchito poco attraente, basilare, rigorosa e impegnatissima a dispensare classe dentro alla classe… ma porterei le unghie rosse sangue dipinte con decisa pennellata sotto ai calzettini bianchi per le scarpe a tre fori Equerry.

Sceglierei di essere un po’ navy, un po’ collegiale, un po’ troppo piena di mollettine colorate tra le ciocche castane… ma terrei ben nascosta la mano destra nella tasca del grembiule per scartare quella caramella luccicante, di carta verde tentatrice e rumorosa.

Mocassini, colletto bianco e cerchietto minimal chic: ma di lezioni di innocenza, nemmeno l’ombra.





Immagini da:
Daisy8-14.tumblr.com
Fashiongonerogue.com
Modernhepburn.tumblr.com
Onedeepbreath.tumblr.com

32 commenti su “L’età dell’innocenza”

  1. Mi manca terribilmente il mio lavoro, vivere l’emozione di entrare in una classe per la prima volta sapendo che gli sguardi saranno tutti su di me, con le ragazze che squadreranno i miei vestiti e i capelli e i ragazzi che cercheranno di capire se sono una prof. buona o cattiva.
    Io mi vesto molto minimal, ma il mio smalto preferito è proprio il rosso, come citi nel tuo post.
    Grazie per avermi fatto rivivere quelle emozioni, che spero di ritrovare presto.
    Un caro saluto!

  2. Non ho amato molto la scuola per diversi motivi che non sto qui ad elencare ma, di sicuro il ricordo più bello era il comprare diario, quaderni, cartella scelte con dovizia di particolari e le gomme profumate di tutti i tipi, il pomeriggio dedicato ai compiti con l’odore di ciambella che sistematicamente veniva sfornato in cucina…..dolci ricordi che tu mi hai fatto rivivere. Ti abbraccio Marcella

  3. Chissà come lo vivono adesso, quel primo giorno.
    Se hanno perso la nostra innocenza e quel genuino senso di rispetto e pudore che ti faceva sgranare gli occhi davanti a tutto…

  4. un abbigliamento così innocente, abbinato a qualche dettaglio malizioso, potresti sfoggiarlo oggi, anche se non sei più una bimbetta. Sono sicura che faresti voltare molti signori in giacca e cravatta!!! Io ad esempio, indosserei il penultimo vestitino. E farei pure una castissima coda. 😀

  5. Mamma mia Eva, non ci avevo mai pensato a cosa farei se tornassi indietro… Probabilmente spaccherei il muso a chi mi prendeva in giro, terrei meglio il mio grembiulino, non avrei tenuto i capelli sempre raccolti e tirerei fuori il carattere che tenevo nascosto per paura… O forse tutto questo mi è servito? Non so… Questo è uno dei casi in cui l’apparire fuori determina per gli altri anche come sei dentro… purtroppo…

    ROmina

  6. TESORINO…

    Oh…se tu avessi 25 anni di meno, probabilmente ora avresti in mano un “Nintendo” ed io non avrei il piacere di leggere i tuoi magnifici post…

    Bellissimo anche questo, ingenuità e malizia…che connubio strepitoso! Smuack. NI

  7. ciao Eva

    grazie di essere passata a salutarmi, già tramite Sara avevo avuto modo di leggerti più volte! sei tra le pagine dei miei preferiti…mi aggiorni sulla moda e lo stile con gran classe e cultura!
    a presto
    simonetta

  8. peccato che allora decidesse tutto la mamma e mi mandava a scuola con due codine così strette che a fine giornata avevo l’emicrania…e quel grembiule bianco inamidato averi voluto farlo fuori per far vedere a tutti quanto avevo accoppiato bene i colori.

  9. “Con la merenda sbriciolata nella cartella e le dita delle mani rinsecchite dal gesso della lavagna.
    Con l’astuccio rosa pastello e il diario che profuma di carta, di nuovo, di pagine bianche da colorare” Che tuffo nel passato ho provato rileggendo queste righe e che emozione…scrivi così bene Eva,davvero!
    Baci

  10. stupendi questi scatti!!!
    è vero l’innocenza è l’elemento dominante …
    la bellezza si trova anche e soprattutto lontano da ogni volgarità o esibizione e si sposa con il buon gusto

  11. se ripenso i miei primi giorni di scuola…rabbrividisco! per quanto mi riguarda…grembiule giallo e nessun vezzo tra i capelli, mio padre mi obbligava ad un castigatissimo taglio alla maschietta!!!

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