Cercasi disperatamente venditore di cocco porta a porta per dichiarare ufficialmente aperta la stagione del solarium sul balcone.
Ciascuno ha il suo mare, a cento passi, a tre fermate di tram, ad un’ora di volo, a due di treno. Ciascuno ha la sua spiaggia, di sabbia fine, di sassi bianchi come pop corn o di minuscola brecciolina.
Ma quell’angolo di terrazzo chiuso allo sguardo del vicino da un ficus benjamin o da un armadio da giardino, coltivato esclusivamente a erbe da cucina, quello è un’oasi a tre passi dal letto e due dal tavolo della colazione, una zona d’ombra con o senza ombrellone, una spa con vaporizzatore d’acqua da rubinetto e all’occorrenza con ventilatore.
Alzi la mano senza indugio chi non vi ha ancora passato un sabato mattina, in bikini griffato o con ancora addosso gli shorts del pigiama, chi non ha steso le gambe bianche sulla ringhiera bollente in cerca di un pelo sfuggito alla ceretta o in attenta contemplazione di un cielo così terso da chiedersi se quello a cento passi, a tre fermate di tram, ad un’ora di volo, a due di treno, sia poi così diverso.
Io…se ce l’avessi!!!
Lalu
Mi è venuta voglia di cocco. IL mio terrazzo è molto lungo ma stretto, ci si sta scomodi. Purtroppo.
Buona domenica!
Magari avessi un terrazzino con un ficus benjamin. Ahimè ho solo dei microbalconi in cui è praticamente impossibile stendersi o anche sedersi. Più stretti di un loculo e sotto lo sguardo di tutti.
Mi tocca per forza pensare a una bella spiaggia e al venditore di cocco.
Baci e buona estate
Alessia
Io sempre!!! Adoro il terrazzo: per prendere il sole, fare colazione, stendere i panni (ci tocca anche questo) ed ultimamente anche per allenarmi a sera.