La valigia del non so dove

giacca jeans

Non so quando partirò, anzi siamo a livelli di incertezza tale da non avere neppure una meta, eppure ho già tutti i miei abiti piegati sul letto per decidere quali portare con me non so dove.

La mia non è proprio indecisione, è una passione vera e propria per l’improvvisazione.

E non trascurerei nemmeno la considerazione che il non so dove è una meta con infinite possibilità d’abbinamento, puoi portarti dietro un costume, quello è certo, ma non devi sottovalutare nemmeno un maglione. Devi portarti sia le infradito che le scarpe da trekking, e per trovarle ho buttato giù l’intera scarpiera rendendomi conto solo quando era il momento di riordinare che non sarei mai potuta arrivare alla follia di acquistarle davvero.

La valigia senza meta è così divertente che potrei metterci dentro persino un turbante, che sta bene tanto in Africa quanto a Milano centrale, con un paio di jeans consunti o con una gonna Stella Jean che non può mai mancare.

Il nécessaire di un viaggio senza destinazione è solo apparentemente infinito e indefinibile, in realtà se ci penso bene a me bastano sempre le solite 6 cose:

Una camicia da uomo, un paio di pantaloni militari, un costume olimpionico, una maglietta bianca, una sciarpa e una giacca di jeans oversize.

Mescolati con sapienza e abbinati ad altre 4,5 cose comprate sul luogo, come una borsa etnica o un paio di menorchine, perchè quando ci affacciamo nell’armadio e pensiamo di non avere nulla ricordiamoci sempre che se abbiamo gusto abbiamo sempre tutto.

Ora è il momento di togliere dal letto tutto quello che avanza, è il momento di decidere dove andrò in vacanza, perché se per qualcuno il viaggio inizia quando si è scelta la destinazione per me ha inizio quando ho riempito il borsone.

 

 

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