Ci piace raccontarvi la bellezza, quella concreta. Darle spessore, annoverarla tra le cose per cui valga la pena vivere, e abbiamo scoperto che L’Oréal la pensa come noi.
La bellezza salverà il mondo, sempre si dice. Ma in fondo pensiamo che anche lo si crede, e il mercato professionale della bellezza ne è consapevole e sta lavorando perché ciò possa accadere.
Non è un caso che L’Oréal sia leader nel settore dei prodotti professionali per capelli e ciò non solo per merito della ricerca scientifica e della qualità elevata dei prodotti, ma anche dell’empatia che l’azienda sa instaurare con le donne e con coloro che si prenderanno cura dell’avvenenza dei loro capelli, gli hairstylist che, a ben vedere, svolgono quindi la professione del futuro.
L’Oreal si occupa della formazione professionale attraverso le accademie di Milano e Roma, ma non solo.
Insegnare il mestiere di parrucchiere può aiutare i giovani ad uscire dall’emarginazione.
Piazza dei Mestieri di Torino, dove si tengono corsi completamente gratuiti per insegnare ai giovani il mestiere di parrucchiere, e il progetto Sanpa Hair, nato dalla collaborazione tra L’Oréal e San Patrignano per permettere alla ragazze della comunità di valorizzarsi e avere fiducia in sé stesse, consentendo anche il loro reinserimento lavorativo, sono due realtà, forse sconosciute ai più, che evidenziano che una grande azienda, per essere tale, deve avere anche una grande anima.
Ma l’anima non può trascurare i fatti e i risultati dell’indagine Eumetra presentati lunedì a Milano nel corso della conferenza stampa di L’Oréal Italia prodotti professionali, ci dicono anche che per 3 italiani su 4 il parrucchiere è un mestiere affascinante e 3 su 5 pensano che offra le maggiori opportunità di realizzazione per i giovani.
I dati rivelano che l’hairstylist è un mestiere che consente di lavorare in proprio, un lavoro creativo e innovativo che ha ispirato la nascita dei Salon e-motion 2.0: la novità consiste nell’inserimento di device digitali posizionati nelle tappe che la cliente compie in salone. Le nuove tecnologie permettono di reinventare la professione di parrucchiere rendendolo estremamente glamour e attuale. Il progetto di modernizzazione del business, dove realizzato, ha portato un notevole incremento del giro d’affari.
Ho avuto anche il piacere di confrontarmi con Antonio Martinez-Rumbo, direttore generale di L’Oréal Italia Prodotti Professionali, che mi ha raccontato con passione del lavoro di parrucchiere lasciandomi con una frase che mi ha dato da pensare: “Vorrei che tu un giorno potessi consigliare a tuo figlio la professione di parrucchiere con lo stesso orgoglio con cui consiglieresti quella di avvocato”. Gli ho risposto che so dove sta andando il mondo e ciò che più spero è vederlo appassionarsi a qualcosa di artistico, artigianale, manuale, vero.
Credo che la professione di hairstylist sia una delle professioni del domani fondamentalmente perché lascia manovra d’azione all’estro e all’entusiasmo individuali, alla costruzione di qualcosa che parte dal sentire personale.