Insalata di mare è sinonimo di leggerezza e fantasia, è olio che dipinge una pentola prima ancora di sapere cosa andrà a condire. È dieci minuti che avanzano come la rucola in frigo o che bastano, per montare una guacamole per quel gran pezzo di salmone, sbollentare un pomodoro o trasformare un filetto di tonno in tataki se solo trovassi il sesamo in dispensa.
L’insalata di mare da bagnasciuga è uguale a quella da tavola e risponde al nome ‘tirare su un look per toglierselo il prima possibile’. L’abito è solo condimento del centro del piatto, un costume da amalgamare al resto avendo cura che mantenga la nota di gusto più alta.
Un bracciale in osso è il cappero della situazione, l’ingrediente secondario che predispone il palato, è una scarpa slacciata, un pantaloncino di denim calzato aperto e all’ultimo minuto come uno spicchio d’aglio schiacciato in corsa e a metà.
Certi sapori dal timbro autosufficiente vanno lasciati liberi di essere, al massimo puoi accompagnarli ma se vuoi davvero valorizzarli non puoi pretendere di trasformarli.
Non cucinate troppo la piovra, anche se la tradizione dice il contrario, salda mantiene carattere e se mastichi piano potrai sentire il solco di quell’onda che la batteva di taglio sullo scoglio. Non perdete tempo nemmeno a decidere un copricostume, una canotta lunga sarà sufficiente senza diventare invadente e manterrà il baricentro sensoriale di un giorno.
Che vengano dal mare o che ci corrano non cambia, ad alcune cose il sale addosso lo devi lasciare stare o permettere di arrivare perché solo così le puoi davvero assaporare.
ahhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh che classe….che stile…che voglia di mare e di belle cose
Cuor di Leone, sono nel mood #solocosebelle. Te lo dedico!
Merci, j’adore….
Uno dei pochi blog raffinati, ermetici, delicati… non per tutti insomma.
Love it <3