Marrakech: cosa fare e vedere in pochi giorni nella Città imperiale del Marocco

Marrakesh

Marrakech, città rossa del Marocco, è uno di quei luoghi che o ami a prima vista o a prima vista odi.

Un tempo città imperiale, Marrakech è oggi uno dei principali poli turistico-commerciali marocchini, un tripudio di colori che si innalzano dal rosso della pietra arenaria, moschee, stoffe, giardini e tradizioni berbere.

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Per chi, come me, Marrakech l’aveva già immaginata e conosciuta attraverso film o libri, l’atmosfera dei racconti sarà ripagata dalla realtà, credetemi.

Da “Marrakech Express” di Salvatores, “Tè nel deserto” di Bertolucci fino a “L’uomo che sapeva troppo” di Hitchcock: Marrakech è intensa proprio come te la raccontano.

Affollata, rumorosa, speziata, intrisa della luce secca del deserto africano, invadente, bella da vedere e buona da mangiare.

Il primo impatto può essere quasi sconvolgente per chi non ha mai visitato una grande città al di fuori dell’Europa: cavalcata da un traffico surreale e disordinato, è preda di automobili, carretti e cavalli e mezzi di trasporto arrangiati di ogni tipo.

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Ti sfreccia addosso, Marrakech.

Ti sfiora cm dopo cm con i suoi motorini carichi di vita, alti come palazzi e dove trovano spazio contemporaneamente scatole, pane, panni, galli, mogli e bambini.

Insomma, prima di lasciarsi sedurre dalla sua bellezza profonda, devi davvero osservarla da fermo e prenderci le misure.

Marrakech cosa vedere

La città imperiale di Marrakech è divisa in città vecchia e città nuova.

La città vecchia è la medina, quella nuova, e molto diversa, è l’area esterna alle mura che cingono la Old Marrakech.

Le maggiori attrazioni della città marocchina si trovano nella Medina, pertanto consiglio vivamente di alloggiare in questa parte della city.

Nella zona vecchia, la vita si svolge nel Souk e nelle piazze, più o meno grandi.

Piazza Jemaa El Fna è il cuore pulsante e centro vitale della città dove è d’obbligo recarsi e impossibile non imbattersi.

Affollata dall’alba al tramonto, è idealmente suddivisa in zone esatte, anche se il via vai di gente, oggetti e momenti di vita qualsiasi è talmente fitto da mascherarlo.

MarrakeshCi sono la zona dei venditori di frutta secca, di lumache e di piante.

Sul perimetro, alberghi, caffè e ristoranti con terrazze da cui ammirare dall’alto il marasma di vita che sotto accade.

Incantatori di serpenti, scimmie, donne berbere che tingono di henné la pelle di turisti e abitanti, cibo di strada nelle ore serali, musica, urla e il Muezzin che suona 5 volte al giorno.

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L’immagine più calzante che posso raccontare è quella di un circo a cielo aperto, dove gli odori e i colori sono una cosa sola.

Un fazzoletto di Marocco irregolare, che da un lato si rivolge alla moschea e dall’altro apre strade e stradine che si inoltrano nel souk. Da vivere, esplorare, amare oppure odiare q.b. Come preferite!

Marrakech: Palazzo Bahia

Il primo luogo che mi sento di suggerire perché proprio non potete farvi mancare è Palazzo Bahia.

Si tratta di un luogo incredibile di otto ettari nel cuore di Marrakech, ritenuto uno dei più grandi capolavori artistici dell’architettura marocchina di timbro andaluso.

È uno di quegli esempi tangibili che ti fanno capire che la luce e i colori possono tutto.

marrakeshEdificato alla fine del XIX secolo, con lo scopo di costruire il palazzo più impressionante di sempre, comprende 150 stanze che si affacciano su cortili e giardini ed è un esempio straordinario di Riad.

Un luogo magico e lontano dal caos della città, composto da architetture sfaccettate e regali.

Qui perderete gli occhi e lascerete molti scatti fotografici sulle decorazioni di legni intarsiati, stucchi pregiati e sulle variopinte ed esclusive ceramiche di Fez.

Si dice che il dedalo delle stanze, un vero e proprio labirinto, sia stato ideato volutamente caotico dal Gran Visir, per impedire il più possibile gli incontri tra la moglie e le tante concubine.

Marrakech: Le Jardin Secret

Il Giardino segreto è un’opera relativamente nuova perché risale al 1500 ma è stata totalmente rivisitata e valorizzata dal celebre paesaggista Tom Stuart-Smith.

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Questo riad è oggi un vero e proprio giardino esotico, colmo di varietà botaniche, fontane e angoli carichi di fascino dove prendere fiato e respirare bellezza araba nascosti dalle frenetiche vie del Souk.

700 ettari di maioliche e vegetazione rigogliosa nel cuore della Medina.

Marrakech cosa vedere: Moschea della Koutoubia

La costruzione della moschea iniziò nel 1141 ad opera del califfo Almohade Abd al Mu-min e il minareto (quasi 70 mt) domina l’intera città, guardandola dall’alto.

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Del colore rosa tipico di tutta Marrakech, quello della pietra arenaria rosata, si chiama “Koutoubia”, vale a dire Moschea dei librai, perché tutto attorno è da sempre circondata da banchi e banchetti di libri.

Poderosa ed essenziale, colpisce per la bellezza dell’insieme e la profondità delle sue mura.

Come per tutte le altre moschee, l’ingresso è vietato ai non musulmani e si potrà ammirare solo dall’esterno.

Marrakech: visitare il Souk

Il Souk di Marrakech è un film che va in onda davanti ai vostri occhi, stradina dopo stradina.

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Un fiume di colori, odori, voci e sapori in piena.

Qui la luce filtra poco e si cammina tra oggetti in vendita, mani di persone che vogliono indicarti la strada (a pagamento!), olive e spezie!

Si contratta tutto, nel suq di Marrakech, anche i pensieri!

Mi sono innamorata delle tantissime tajine in terracotta, in vendita ovunque, dei monili d’argento e delle lanterne in ferro battuto appese all’ingresso dei piccoli negozi.

Scarpe locali, pane arabo, frutta, ceramiche, tappeti annodati a mano, profumi naturali di ambra o gelsomino che trafiggono l’aria, abiti, ceste, lampadari e borse di paglia intrecciata: dentro il souk ci sono tanti souk, divisi per prodotti in vendita, per atmosfere, per sensazioni.

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C’è Haddadine, il souk dei fabbri, Kimakhine, quello dei costruttori di strumenti musicali, Sebbaghine, il souk dei tintori, Smata, il souk delle babbucce e il Semmarine, quello del cuoio.

E poi c’è la protetta Piazza delle Spezie, davvero quasi al centro del Souk e del mondo del mercato arabo della Città Rossa.

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Elegante nella sua confusione organizzata, è un tripudio di sinestesie, di raffia, cestoni impagliati e il sole che batte già cocente a inizio febbraio.

Non è possibile non acquistare qualche spezia in questo calderone di odori: un po’ di nanà, la menta marocchina che gli abitanti del luogo bevono infusa in ogni angolo, curcuma, rose, zenzero, cumino…

Nessuna passeggiata potrà inebriarvi mai come quatto passi tra le bancarelle di Piazza delle Spezie.

Cosa mangiare a Marrakech

La cucina marocchina è deliziosa, potente e capace di rapirvi il palato.

Non solo il cus cus, la pietanza base locale, presentata con verdure e carne quali agnello, pollo o manzo, ma anche la tajine, il piatto che più ha incantato il mio palato.

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Prende il nome dal contenitore dove viene preparato e cotto e ogni mix di ingredienti viene esaltato dalla cottura lenta.

Carne tenera, di manzo, pollo o agnello, abbinati a elementi gustosissimi e dal sapore opposto come la frutta secca, il limone, il curry, la cannella o il cumino.

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E poi ancora la Pastilla, l’insalata marocchinaMsmmen e Baghrir, che sono due dolci.

Infine, se dovesse venirvi voglia di bere una birra o qualche altra bevanda alcolica, sappiate che a Marrakech è difficile trovare chi li eroga, ma non impossibile (parola di veneta!).

Un primo posto che suggerisco si chiama Le Salama, e si trova dietro a Piazza Jemaa El Fna. Un locale bellissimo, dal piglio francese e un po’ bohémien, farcito di maioliche, arredi locali e con una terrazza panoramica in mezzo al verde dei vasi sospesi.

marrakeshMarrakech: dormire in un riad

A Marrakech si alloggia nella Medina e si deve dormire in un riad per godere appieno del fascino delle tradizioni abitative locali e per ripararsi dalla frenesia del souk e delle strade.

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Ci sono raid economici, luxury o a metà strada, grandi o piccoli, con hammam al loro interno o privi. Io ho alloggiato presso il Riad Dar Yema, centralissimo, pulitissimo, fornito di ogni comfort, compresa la gentilezza. Molto suggerito!

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Escursioni fuori Marrakech

Se avete più giorni a disposizione, non fatevi mancare qualche escursione appena fuori Marrakech.

Situazioni come il deserto e il fascino dei cammelli al calar del sole: per provare queste esperienze non posso che consigliarvi una gita a Merzouga, con le meravigliose gole del Dades, oppure nel deserto di Zagora.

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