I battenti della mostra Frida Kahlo Milano 2018 aprono domani, 1° febbraio 2018, negli spazi del Mudec, fino al 3 giugno 2018, e io vi confesso che non vedo l’ora.
La mostra “Frida Kahlo. Oltre il mito” è promossa dal Comune di Milano e da 24 ORE Cultura-Gruppo 24 ORE e dispiegherà più di cento opere tra dipinti, disegni e foto che mirano a tratteggiare una nuova chiave di interpretazione di Frida, che si discosta da ricostruzioni forzate e letture biografiche troppo esili.
Fino ad oggi, la maggior parte delle mostre su Frida ha analizzato quasi solo la sua malattia, i disagi familiari e la difficile relazione con Diego Rivera, facendo sì che la sua biografia personale oscurasse sempre la sua opera.
La Mostra Frida Kahlo Milano 2018 punta, invece, a liberare l’immagine di Frida dalla leggenda e a cucirle addosso un profilo artistico più fine a se stesso.
Personalmente, ho conosciuto il personaggio di Frida molti anni fa, prima attraverso la lettura integrale della sua biografia “Frida. Una biografia di Frida Kahlo” a cura di Herrera Hyden, poi attraverso il film che l’ha resa popolare ai più, “FRIDA”, diretto nel 2002 da Julie Taymor e interpretato da una superba Salma Hayek, infine (e purtroppo solo in fine) tramite la visione reale di alcune delle sue opere che ho ammirato in Messico.
Ma chi era veramente Frida Kahlo, perché si parla così tanto di lei e come mai ha lasciato un’impronta stilistica così forte e tanto attraente da essere ancora oggi utilizzata su stampe di magliette, orecchini, vasi, quadri e quant’altro?
Immaginatevi un personaggio di Gabriel García Márquez: piccola, orgogliosa, sopravvissuta a un terribile incidente che l’ha resa invalida per sempre a diciotto anni e fatta di purezza da una parte, colori da un’altra e sagacia estrema nel mezzo.
E immaginatela immersa nella passione per la pittura: piedi, mani, testa – tutto – conficcato nella poesia della natura, con le radici nella tradizione (dei retablos messicani e Bruegel) e chioma e tronco dal taglio netto, come un ferro che riga il legno.
La Mostra Frida Kahlo Milano 2018 è da guardare con gli occhi che un giorno portarono Picasso a dire a suo marito: “Né tu né io sappiamo dipingere una testa come lei” e con l’apertura mentale in grado di coglierne il potere seduttivo iconico e indelebile, capace di attraversare i tempi e le epoche (basta vedere una volta una sua effige per ricordarla ab aeterno, ci avete mai fatto caso?).
Una figura femminile che vibra a distanza, propria di un carisma che ha anticipato l’impiego suggestivo dei colori, del costume, che ha intuito il potere che può avere l’uso sapiente del proprio look perché – se non l’avete ancora capito – Frida ha sfruttato l’abbigliamento folk consapevolmente, per rendere indelebile la sua immagine, alla faccia delle influencer firmate dalla testa ai piedi che possiamo oggi incontrare ovunque, su Instagram in primis.
Appeal, sensualità iconica, potere mediatico, tutt’ora stilisti e brand si ispirano alla sua figura per creare oggetti di moda che ne sprigionino la tempra unica, e così sarà anche quest’anno.
Anzi, soprattutto quest’anno, perché dopo la Mostra Frida Kahlo Milano 2018, dal 16 giugno 2018 si passerà al Victoria & Albert Museum di Londra, dove, con “Frida Kahlo, Making Her Self Up”, verranno esposti proprio gli abiti e gli accessori di Frida.
Perché lo stile, quello autentico e che non passa, si impianta dove c’è unicità, carattere e zero serialità (mettete in nota).
Info Mostra Frida Kahlo Milano 2018 qui.
Andateci!
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