I Gerolomini – Trattoria pop è molto più di una locanda napoletana è un luogo che semplicemente mi piace, come mi piacciono le contraddizioni che insieme ci stanno davvero bene.
Mi piace la parola trattoria, così come mi piace la parola cuoco, mi piacciono il rispetto per le materie prime locali, così come mi piace l’azzardo, mi piacciono Pulcinella, San Gennaro e Maradona ma mi piacciono anche la pop art e il design contemporaneo.
E soprattutto mi piace pensare che tutto questo possa essere shakerato e possa venirne fuori qualcosa di completamente nuovo, qualcosa che non c’era.
I Gerolomini – Trattoria Pop è il posto che consiglierei a un amico che arriva in città e che ne cerca l’identità ma che vuole anche qualcosa che rifuga dai luoghi comuni.
Gli direi che nel cuore di Napoli, dove il vociare della gente è un vero e proprio sottofondo musicale, c’è una trattoria speciale.
Un ristorantino super pop e coloratissimo, dove ogni cosa ha trovato la sua perfetta collocazione esoprattutto dove il mix and match non manca d’anima.
“I Gerolomini” Trattoria Pop nasce da un’idea di 4 giovani napoletani convinti che il centro storico di Napoli continuerà ad emergere nel mondo grazie all’energia e alla volontà di chi questa città la vive.
Alessandro Cerrone, Nino Di Costanzo, Valerio Begonja e Francesco Frascione, hanno messo le loro personali attitudini in questo luogo che mi piace definire “magico”.
Indice
Trattoria a Napoli centro
Il bistrot napoletano si trova proprio a piazza dei Gerolomini, di fronte all’omonima chiesa che lascia i turisti senza fiato per la sua bellezza
I 4 soci hanno masticato esperienze in giro per il mondo e poi si sono fermati al civico 287.
Qui hanno concepito un locale unico nel suo stile creato e realizzato da Marianna Vittorioso, architetto/artista locale, con l’obiettivo di raccontare Napoli attraverso l’arte contemporanea e la cucina della tradizione.
Nasce così questa “Trattoria Pop”, non un luogo qualunque ma un posto dove la cultura popolare napoletana possa essere vissuta come in un viaggio unico attraverso i suoi piatti e le sue opere d’arte.
Lo chef Francesco Frascione
Nato a Napoli, cresciuto a Ercolano proprio alle pendici del Vesuvio, ha l’immagine di un pomodoro del piennolo tatuato sul braccio destro e porta nel cuore Forcella dove nasce sua figlia Mia.
Francesco è un cuoco eclettico che ama sperimentare nuovi accostamenti e sapori senza però mai dimenticare le sue origini partenopee.
Ha girato l’Europa, lavorando nelle cucine di prestigiosi ristoranti dove tra le esperienze più significative spiccano quella al Maxi dell’Hotel 5 Stelle Capo La Gala in costiera, 1 stella Michelin, lo Shoreditch House di Londra e nella capitale francese presso l’Atelier di Joël Robuchon, 2 Stelle Michelin.
Trattoria a Napoli: la cucina de I Gerolomini
Si parte dalla tradizione ma si guarda al futuro utilizzando tecnica e attenzione ai dettagli ma soprattutto esaltando il concetto di autenticità.
Quella de I Grolomini non è una proposta turisticizzata, ma vera, sincera, fatta di antiche ricette tramandate ma anche di tanta ricerca con l’intenzione di far vivere ai commensali un’esperienza verace e viva.
Nuovo menu della trattoria a Napoli
Ecco i piatti del nuovo menu che ho avuto il piacere di poter degustare in anteprima:
- Antipasto: Bruschetta in tre consistenze di pomodoro: confettura, semi dry , confit;
- Primi piatti: Raviolo caprese (raviolo di pasta cotta ripieno di ricotta di Vico Equense, parmigiano, basilico, limone);
- Sud (spaghetto Gerardo di Nola con nduja calabrese,burrata, peperone crusco, limone bruciato di Sicilia);
- Dolce: dolce “Mia” mousse al cioccolato con croccante alle nocciole gelee ai frutti di bosco e biscuit al cioccolato.
Gli artisti de I Gerolomini, trattoria napoletana
Una location unica progettata e curata dall’architetto/artista Marianna Vittorioso che ospita opere di tanti altri artisti napoletani contemporanei.
Tra installazioni suggestive e rievocative della Vittorioso, come quella di una cascata di libri che viene giù dal soffitto che ci fa pensare ( nel bene e nel male! ) alla storica e “saccheggiata” Biblioteca dei Gerolomini.
Altro elemento importante della Chiesa, la Quadreria, qui riproposta con le foto delle icone napoletane come Totò, Sofia,Troisi-
La seconda sala è poi dominata da un prezioso ascensore antichissimo, da un pavimento a scacchiera e dal solaio ligneo recuperato, in cui sono state installate le famose scimmie di Seletti.
Tra le sedute recuperate da antiquari locali, sono d’impatto le sedie Him & Her di Fabio Novembre, due corpi nudi che rievocano il peccato originale, Adamo ed Eva seduti ad un tavolo illuminato dall’elegante sfera IC di Flos.
E ancora le opere di Alessandro Famino, di Pasquale Manzo, gli ex voto di Fabio Paolella.
Ogni angolo, ogni dettaglio racconta la nostra città e parla di una Napoli che guarda oltre, contemporanea e all’avanguardia ma fortemente legata alla sua tradizione e alla sua storia più profonda e verace.
Lo consiglio vivamente a chi vuole vivere una Napoli autentica ma non scontata.
