Oggi è in materia di tuta jeans che voglio trattare.
Mi riferisco a quell’indumento da lavoro nato una sessantina di anni fa che, oltre al pantalone dalle gambe più o meno larghe, comprende anche una pettorina sul davanti e bretelle, incrociate o no.
È il periodo in cui non faccio che sfilare dall’armadio plissé, voile, pence, abitini di maniera per lasciare posto a questo sinonimo di tuta fashion, indumento da lavoro mascherato, chiamatelo come volete. Anche con personale imbarazzo e sgomento, lo ammetto.
Forse è la pettorina che mi intriga, quel pezzo sul davanti apparentemente inutile che fa profumare qualsiasi salopette di grembiule e torta appena sfornata, di elastici per i capelli dimenticati, di tette che va bene sia in presenza, sia in assenza.
La tuta jeans, oggi, è quella forma popolare di vestiario da sperimentare e osare, mettiamocelo addosso e in testa.
Come indossare la salopette jeans per essere alla moda?
È lecito da metterla sotto gli occhi di tutti in qualsiasi situazione e addirittura chiama la posa per godersi la reazione.
Inoltre è pratica il sabato con t-shirt e ginnica, irriverente il martedì mattina con camicia cipria, sandali e unghie rosse, maestosamente spiazzante il venerdì sera con pizzo nero messo in croce da una bretella a ics e strizzata d’occhio.
Concede di trascurare la borsa, la cintura, la maglietta della salute, la frivolezza, la mutanda sgambata e di sedersi a ginocchia aperte, macchiarsi, stropicciarsi, prendersi con ironia.
Fino a qualche anno fa era sinonimo di “che cosa ti sei messa addosso, mica lavori in miniera”mentre oggi sono grunge, sensuali e quel pizzico alternative che non guasta.
L’unica versione che proprio non mi piace è quella in denim macchiato, quasi animalier.
Mi fa rabbrividire per mille motivi, uno su tutti la perdita di quel dichiarato unisex che a me, @caroaltrosesso, sa tanto che non hai saputo poi gestire.
La tuta jeans, magari con gamba stretta e caviglia alta, ci regala un’allure unica tra il rockettaro e l’unconventional, dispensa stile come fiori al mercato e porta con sé quell’aria da sfida che tanto ci piace.
Perché, dai ammettiamolo, a noi la salopette addosso sta meglio che a un uomo, è più divertente e inaspettata, un po’ come la latta di olio motore che, da quando ci arrangiamo a versare, va liscio che è un piacere.
Nonostante alcune proposte interessanti (leggi quelle con i tacchi rossi), la salopette mi fa troppo 5^ elementare!
Che belle le salopette, mi fanno tornare subito ragazzina 🙂
xoxo
G
Bella!!!Per questa estate la voglio proprio acquistare! Ne ho vista una deliziosa da Mango *_*