Twigghy Style – brand emergente destinato a farci sognare

Ho conosciuto Twigghy Style così come capita tra la gente, come in Harry ti presento Sally, è bastata un’amicizia comune, un racconto sussurrato di una serata ed è stato subito feeling.

Nella splendida cornice di Castello Ducale Castello Campagnano in provincia di Caserta, lo scorso sabato ha avuto luogo una delle serate più sofisticate dell’estate in Campania con la presentazione della nuova collezione “Barbará” di Twigghy Style, un brand emergente che mi ha colpito per l’attenzione ai dettagli, la magia dei colori e i tessuti dipinti a mano.

L’affinità elettiva tra lo stile del brand e il mio è stata subito evidente, capi in seta scivolati, tute monospalla, trasparenze, il tutto avvinto da cinture che sembravano tralci di bouganville strappati ad una siepe e che rendevano l’insieme come piace a me, estremamente raffinato!

“L’ispirazione per questa capsule collection proviene dagli anni ‘50 – dichiarano le stiliste Rosa Di Marzio e Phyllis De Stavola – e abbiamo voluto denominarla Barbará, ricordando uno dei nomi più diffusi in Francia nel periodo in cui lo stile imperante era caratterizzato dalle linee sobrie e bon ton.

Un mood che abbiamo ripreso anche nei dipinti sui tessuti, dal tema floreale ma dal tratto minimale. I dipinti di questa collezione formano dettagli che impreziosiscono il capo senza diventare predominanti, ma armonizzandosi con gli altri elementi.

Barbará è senz’altro una collezione pensata per la donna contemporanea dall’indole bon ton, sofisticata e pratica al tempo stesso, che ama vestirsi in maniera ricercata prediligendo i capi dall’anima versatile”.

Sarà un’estate Twigghy style la mia dunque, perché già intuisco le nuance della nuova collezione di questo brand emergente saranno fantastiche sulla pelle lievemente ambrata e sulle scarpe di questa primavera estate ed adatti sia alla sera che al tardo pomeriggio o, perché no, anche a certe mattinate capresi in cui in luogo del mare sceglieremo un giro in piazzetta con un tralcio di bouganville in vita e una granita di limoni tra le mani.

 

 

 

 

 

 

 

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