Usciti dal letargo


Contravvenendo a tutti i miei propositi l’ho fatto, sono uscita di casa.
Non ho resistito alla telefonata di mio nipote che mi annunciava che quest’anno alla recita natalizia avrebbe persino avuto una battuta. Non posso perdermi un asino che parla, mi sono detta, metti che poi prende pure a volare. Così, plaid sotto il braccio, cappellino calato fino agli occhi sono arrivata nella gelida palestra di periferia dove andava in scena lo spettacolo.
Mettiamola così, non ero l’unico animale uscito dal letargo, visoni, volpi, marmotte, lapin mi tenevano una certa compagnia.
A voler essere sincera, se non fossero stati uccisi per farci delle pellicce quegli animali nella palestra sarebbero al giorno d’oggi morti certamente di vecchiaia. Spelacchitate, avvizzite, a manica di pipistrello, quegli animali erano morti due volte.
Quando ho srotolato il mio plaid per poggiarmelo sulle gambe, la volpe argentata che mi sedeva accanto mi ha guardato con commiserazione.
Poi sono entrati in scena i pastorelli, in fila per uno intonando “Tu scendi dalle stelle”. Ho avvistato immediatamente mio nipote, avvolto in un doppio strato di gomma piuma dentro il suo costume da asinello. Era madido di sudore, sopraffatto dalla commozione. Un vampata di calore si è impossessata di me e forse anche della mia vicina che, deposta la pelliccia sulla sediolina, ha cominciato a sbracciarsi per farsi vedere da suo nipote. In quel momento ho compreso che non c’è nulla che possa scaldarti quanto un emozione.

12 commenti su “Usciti dal letargo”

  1. Carissima Ady , dai ne é valsa la pena! ti diró che qui nevica ormai da 3 giorni, sembra la Lapponia… e purtroppo sono dovuta uscire per ascoltare i “veri” asinoni che parlano qui in ufficio! che goduria!

  2. hai proprio ragione… io però diserterò la recita di natale, la mia bimbetta non la fanno salire neppure sul palco perchè non ha ancora compiuto tre anni (anche se ha imparato tutte le poesie dell’di natale come i suoi colleghi…)
    e allora per protesta niente recita e niente pelliccetta!

  3. mi sembra di vederle quelle signore in pelliccia,tutte uguali e “serie” uscite da una catena di montaggio e poi il tuo cappellino,che immagino rosso come quello della foto e all’ improvviso,l’ emozione che infiamma il cuore.Bellissimo Ady,sinceramente.Bellissimo.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Carrello