Ci sono and che d’inverno è inevitabile si prendano per mano.
Latte & biscotti, romanzo & coperta, polenta & baccalà, raffreddore & kleenex, per esempio.
Cause & conseguenze di stagioni, o conseguenze non casuali, o conseguenze che non aspettavano che una causa. Come preferite.
Se fasciarci le dita di caldissime soluzioni è scelta obbligata di cui è responsabile il freddo, un and a passeggio è suo ovvio corollario di stile, quando ci è dato portare a spasso solo cappotti coprenti, vanità inesistenti ed intenti perdenti.
Mica si può permettere che un cinque dita di cachemire turchese colori da solo o che una manopola a pois porti allegria in solitaria! O che il fur diventi fur-ioso per timidezza, il rosso tatto di velluto si trovi a macchiare un grigio coat per eccesso di concentrazione, come un pomodoro, un animalier ruggisca alzando indici di rumore in città prive d’istinto e d’ascolto.
Non è shopping in eccesso, ma solo un and in più che si esplica tra novembre e febbraio e che sarà pure chiaramente commerciale, ma che si può scusare.
Si può scusare perché parte dalle mani.
E tutto ciò che inizia dalle mani è sempre autentico, naturale e disinvolto.
Sa di dita che ridono.
Buona stretta di and a tutti.
Complimenti Eva, mi è piaciuto davvero molto il post. Io d’inverno non possto stare senza “and”, anzi mi ricordi che ne vorrei maculati, tartan e di pelle!:) Buon fine settimana cara, un bacio!
Cachemire turchese fantastico.
Buona domenica!
…bellissima poesia “sa di dita che ridono”..,
Io sono da sempre guanti-manicotti addicted! Adoro…
Mangerei volentieri quella mela con un “and” così, buona giornata care!