Shall we dance feng shui?


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Abbiamo trascorso inverni a far risuolare scarpe da tango alla ricerca dell’amore vero e di glutei perfetti, frequentato chiassose sale di zumba per smaltire lo stress di una giornata d’ufficio e la maionese del nostro pranzo al sacco, intente sino a tarda sera a rincorrere la perfezione su un tapis roulant e specialiste al rientro nel far apparire un bon roll come un piatto di nouvelle cuisine.

Non avevamo ancora scoperto il feng shui, l’arte di vivere meglio.
Non sapevamo che il nostro equilibrio interiore, oltre che dalla valeriana dispert, potesse essere regolato anche dallo Yin e lo Yang, dall’acqua e dal vento.

Per noi quest’inverno le voci wellness, food and design andrebbero riscritte con degli ideogrammi, ristabilendo tutti i nostri programmi.

Wellness
Guarderemo con una certa superiorità chi ancora suda per tenersi in forma, perché praticheremo tai chi come se fossimo Bruce Lee. L’arte della meditazione in movimento, della sintonia tra corpo e mente, il taoismo che incontra il Kung Fu, il ritmo che si intrattiene con la lentezza.

Food
Considereremo obsoleto l’uso del filler per contrastare le rughe perché sorseggeremo tè verde come se bevessimo alla fonte del cocoon. Anzi, la polvere color prato addirittura la mangeremo, preparando scenografiche portate di cucina macrobiotica, come i green tea noodles, per stupire gli amici, ma soprattutto il palato.

Design
Sorrideremo di chi ancora pianta gerani sul balcone, dato che noi dissemineremo bonsai sulle nostre terrazze come se fossero giardini zen da piccolo vaso e, seguendo i principi del feng shui, disporremo i nostri arredi in armonia con l’energia dell’universo… e che un nuovo verso possa recare un piacevole diverso.

Non sappiamo ancora se trarremo un vantaggio reale da tutto questo filosofeggiare, da questo eterno meditare, però possiamo di certo affermare che la felicità non sempre va rincorsa, ma a volte va aspettata, perché difficilmente è rinchiusa in pacchetti da venti e non si trova mai sul banco delle offerte speciali.
Non vivremo ogni giorno come se fosse l’ultimo, ma lo vivremo come se fosse il primo, con l’entusiasmo della scoperta.
Vale la pena allora provare, frenare e mettersi a pensare, sottrarre per moltiplicare, accantonare i cibi precotti, le palestre affollate e i pranzi a portar via e chissà che un giorno non ci capiti di incontrare Joaquín Cortés in una milonga di periferia.

Tai Chi Chuan – Centro ricerche Tai Chi Italia

La cucina naturale e la ricetta dei Green tea noodles

Il feng shui, lo zen e l’arte di arredare casa

La collezione fall winter 2013 di Alexander Wang

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10 commenti su “Shall we dance feng shui?”

  1. Essere in armonia con l’universo sarebbe il mio punto di massima aspirazione.
    Mai stata così bene come quando facevo yoga e pensavo che nonostante tutto il mondo fosse bello da vivere…

  2. Vi seguo anche io allora!:) Già sono una gran bevitrice di tè verde..forse dovrei fare più “meditazione” tendo anzi ad essere molto impulsiva!:) Per essere felici bisogna avere pazienza. Un bacione ragazze!

  3. Splendido post come sempre e anche molto spiritoso.
    Bello il collage, bello il testo e per il resto sì, c’è bisogno per tutti di una ventata zen, sperando però di non cadere negli eccessi grotteschi che il vostro post prende simpaticamente in giro.
    Vi faccio un grande in bocca al lupo; il vostro blog merita, spero che anche dalle parti di Grazia se ne accorgano.

    Alessia
    ElectroMode

  4. …leggo e rileggo questo benefico post…fantastico approccio con la felicità…che danza insieme al respiro delle cose…senza sbranarla…senza che ci fagociti mentre la cerchiamo…e un giorno ce la ritroveremo a portata di amore…

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