Di rosso e di macchie






Alcuni tipi di macchie rosse sono come la varicella dei sei anni che oggi non si ricorda più per il prurito, ma per le due settimane di grazia tra le coperte, passate a ricercarsi addosso forme irregolari e casuali.

Quando la pelle delle mani esce dall’inverno, si diverte ad unghiarsi rubino perché esalta il suo pallore con nobile piglio. Signorile, non bianca.
La stessa cosa vale per teste che cercano acconciature di tridimensionale gemma, provocatrici nei confronti di pieghe livellate da lana piatta e forzata.

E che dire poi di sbaffi di pois a ciliegia, di capocchie a spasso su abiti da riadattare per nuove stagioni, di pochette che sporcano gentlemen troppo a tinta unita, di fiori di carta, fiori di stampa, fiori di stoffa.

Macchiatevi, chiazzatevi, maculatevi.
Purché sia di rosso. Purché sia di rosso abbozzato e non disegnato.

Immagini da:
Haute Faves Deux
oh Suze q
Pretty Stuff

32 commenti su “Di rosso e di macchie”

  1. Sto iniziando pian pianino a prendere confidenza con il rosso, nel frattempo faccio scorta di peperoncino per macchiare le mie pietanze, un bacione e a presto!

  2. La varicella io la ricordo molto bene, l’ho avuta a 13 anni, ad agosto e non ho potuto svolgere gli esami di scuola media con gli altri, ma a settembre sola soletta, per fortuna non ho nessuna traccia sul mio candido corpo. La prima foto è stupenda le tue parole buone e belle come le ciliege. Baci Marcella

  3. Il rosso è il mio colore preferito!
    Basta un piccolo tocco di rosso, e mi sento importante!
    Ti auguro di tutto cuore felice Pasqua!!!
    Abbracci!!! 🙂

  4. Sono ucita dalla scena per un bel pó.. Ed ora che sono nuovamente qui devo aggiornarmi sui puoi post, sembre fantastici.. E di sicuro, il genere di pubblicazione che piú mi é mancato! Fede

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