Estremità estreme




Fu un attimo.
Lei accavallò le gambe e l’ambizioso avvocato che le sedeva a fianco nella carrozza 6 tra Firenze e Bologna paralizzò istintualmente i polpastrelli in digitazione sulla tastiera e scostò fulmineo lo sguardo dal monitor.

Un orlo, un bordo, un’estremità, un lembo.
Non gli veniva in mente il termine più adatto per descrivere quel momento, quell’attimo rubato, quell’emozione pastello che sbucava clandestina.

Un movimento veloce, per i più forse privo di nota, un guizzo di colore, una frazione di secondo che si infilò sudbola tra la coltre fitta della sua concentrazione.

Con un guizzo altrettanto veloce infilò la mano sinistra nella tasca del suo completo gessato blu senza piega alcuna e, avvezzo, lasciò scivolare con leggera gravità quell’impegno d’oro circolare che da qualche anno imbrigliava il suo anulare e la sua reputazione.

Cercò il suo sguardo con disinvoltura, già certo del buon esito della sua intenzione, e si toccò maliziosamente il mento, lasciando intravedere cinque dita curate e ricoperte di sola carne.

“…Il bersaglio ancora non lo centrano, queste Frecce bianche in perenne ritardo” – le si rivolse senza tanti preamboli e sfoderando il più standardizzato dei sorrisi, perfezionato e collaudato in mille occasioni.

“Già” – rispose lei seccata per l’interruzione dal libro e interessata solo all’ultimo ripasso utile prima dell’orale di diritto internazionale.

“Ma forse ti disturbo, scusami, vedo che stai sta leggendo con avidità” – ritentò, certo che fosse solo questione di minuti, come l’avvoltoio che si diverte a prendere tempo sulla preda.

Sì, in effetti, abbia pazienza, devo sostenere un esame importante, e sono al limite con i tempi… dicono che il Professore sia un vero stronzo: interroga praticamente solo sulle note a margine– fu la sentenza.

Non seguì obiezione alcuna.

Immagini da:
Lovelybluepony.tumblr.com
Topp.tumblr.com

28 commenti su “Estremità estreme”

  1. I tuoi racconti sono sempre originali e lasciano in bocca quel dolce amaro delizioso 🙂
    organizzatrice di eventi???è quello che voglio fare io quindi si riesce a sfruttare questa laurea?dammi speranze :))
    bacioni cara
    Norah

  2. Non pensavo che un giorno mi sarebbe piaciuto questo dettaglio che ci faceva così ridere sulla professoressa di spagnolo 15 anni fa (ok lei era zitella, e la gonna era molto più lunga). E invece! Professoressa, è ancor in tempo per sedurre un uomo sul treno!

  3. Ciao Eva! Sai che la prima foto l’ho scelta tempo fa x descrivere due mie “manie”? Gambe scoperte e rouches! Bellissima! Quanto alla storia..a volte le note sono più importanti del corpo di un testo..
    Ti abbraccio!
    Laura@RicevereconStile

  4. “emozione pastello che sbucava clandestina”? Ma sei una scrittrice nata!!! MITO. Mi piacciono molto questi orli maliziosi: dovrò trovarne uno che faccia al caso mio. Intanto vado a tirare l’orecchio al mio maritino AVVOCATO che prende spesso il treno RM-MI: buon per lui che la fede è in oro bianco e non giallo come quella del tuo racconto, altrimenti lo avrei messo sotto interrogatorio!!! 😛

  5. Sì, pure io, come altri lettori, ho pensato subito che l’avvocato fosse il professore … ma lei non l’aveva mai visto? Mi vengono in mente giochi più complessi; intriga, intriga…

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