ModAmare








E non ha nulla o poco a che fare con il pareo e le infradito impiastricciate di sabbia. Ha la leggerezza di una gonna di pizzo sangallo che volteggia al ritmo di un maestrale, i colori di una tovaglia da corredo sbiadita dal sole, il profumo di limoni, l’eleganza di un paio di sandali cuciti a mano da un anziano ciabattino isolano, l’atmosefra di Capri, Positano, Ischia, Saint Tropez, Portofino, Taormina. Ha quella classe innata che non la si può comprare, appare nei vicoli bui, sulle terrazze assolate, più raramente la si vede scendere dai panfili ormeggiati. È casuale, incanta inavvertitamente, come una mano passata tra i capelli.

La chiamano moda mare, non la si può non aMare.

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