Prosciutto prosciutto

Non le apre mai lo sportello dell’auto, per il resto è un perfetto galantuomo. Sa  mettere in atto ogni accorgimento affinché la sua donna si senta davvero desiderata. Questa sera le ha preparato un aperitivo speciale,veuve clicquot , prosciutto e fichi. Lei arriverà a breve e lui è in trepidante attesa. Luci soffuse, nel suo appartamento minimal chic si diffonde una musica lieve. Ha apparecchiato direttamente sul letto perché non c’è tempo da perdere. Hanno due ore di tempo, quello generalmente a disposizione delle relazioni clandestine, il tempo massimo consentito ad un imprevisto, ad un tè con le amiche, allo shopping in centro. Quando lei arriva, fasciata nel suo abito scarlatto, l’unica cosa che lui vorrebbe è che lei avesse un prezzo. Il cibo scatena l’eros, poi lui la riaccompagna a casa. Non scende ad aprirle lo sportello, ma lui la stà aspettando assiepato dietro una tendina ed ha individuato quella macchina sportiva. Nel tragitto in ascensore lei pensa alla scusa più plausibile per quel ritardo.
“Papà, ho perso l’autobus”
“Hai visto di nuovo quel vecchio. Diamine, sei solo una ragazzina.”
In tavola
Cornucopia di prosciutto crudo con fichi e uvetta, ottima la variante con cubetti di melone bianco.

15 commenti su “Prosciutto prosciutto”

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    accidenti, scrivere in verticale è faticoso quasi quanto scrivere…
    come sempre spiritosa e originale, purtroppo non ce l’ho fatta ad arrivare fino in fondo (“…e siccome che sono ciecata”!)
    un bacio, buon lunedi

  2. ehm…scusa ma…
    quando lei arriva e lo trova a letto , lui le dice :”vieni e assaggia il mio… prosciutto” ? ;))

    Scherzi a parte, cosa volevi dire con la frase “l’unica cosa che lui vorrebbe è che lei avesse un prezzo” ?

  3. Mi unisco alla domanda di Blog. Anche io non so come interpretare quel passaggio. Illuminaci 🙂 E’ troppo bello leggerti 😀

    Un sorriso. Antonia.

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