Il sartù di riso è un primo piatto al forno tipico della tradizione napoletana e rappresenta forse il modo più sontuoso di cucinare il riso.
Si tratta di un timballo farcito, ghiotto e scenografico, riservato ai giorni speciali o preparato in anticipo per essere servito in totale relax.
Mi piace definirlo una sorta di grande arancino al forno, una leccornia che piace sempre davvero a tutti, grandi e bambini.
Io lo preparo quando non voglio sottrarmi alla compagnia dei miei ospiti per avere la cena pronta da servire, e un bicchiere di vino rosso tra le mani al posto di mestoli e padelle.
Insomma si tratta di uno di quei piatti che possono essere preparati con qualche ora di anticipo e serviti anche come piatto unico.
Il timballo di riso alla napoletana inoltre essendo molto compatto è facilmente trasportabile.
Noi cuoche free lance che inforchiamo con grazia il grembiule anche quando siamo invitate, possiamo cucinarlo a casa e poi portarlo nelle nostre cene itineranti a casa di amici.
Indice
Storia del Sartù di riso: dalla corte di Ferdinando IV di Borbone a quella di re Sartù
Il timballo di riso al forno è una di quelle ricette di origine francese introdotte a Napoli con l’avvento dalla regina Maria Carolina, sposa di Ferdinando IV Borbone. I cuochi francesi arrivati a Corte, introdussero l’uso del riso e del burro in abbinamento a ingredienti tipici della cucina partenopea.
Ingredienti per il Sartù di riso
- Una passata di pomodoro
- 150 g piselli surgelati lessati
- 2 uova sode
- 300 grammi di polpettine di carne (la ricette è nel del post)
- 180 grammi di provola affumicata o fior di latte
- Mezza cipolla
- 500 g di riso Arborio
- 1 litro di brodo vegetale
- Pane grattugiato (qualche cucchiaio per lo stampo)
- Parmigiano Reggiano q.b
- Una noce di burro per amalgamare e una per imburrare lo stampo
- Sale e pepe q.b
Non facciamoci spaventare dagli ingredienti, perché in realtà l’unica realizzazione più onerosa sono le piccole polpettine di carne fritte che costituiranno il cuore segreto del nostro timballo.
Possiamo prepararle in anticipo, anche il giorno precedente e conservarle in frigo, seguendo questa ricetta
Preparazione delle polpettine di carne
- 200 gr Mollica di pane 80 gr
- Un Uova
- Pane grattugiato q.b
- Parmigiano grattugiato q.b
Unire in una ciotola la mollica di pane raffermo precedentemente ammollata in acqua e ben strizzata, un uovo, 200 grammi di macinato di bovino, sale e pepe, parmigiano e all’occorrenza del pane grattugiato (da aggiungere un cucchiaio alla volta qualora il composto dovesse risultare troppo morbido).
Mescolare bene, formare delle polpettine ben piccole e friggerle in abbondante olio bollente.
Il consiglio Ubique : possiamo anche comprare le polpette già pronte, realizzate dalla nostra macelleria di fiducia e ultimarle friggendole a casa.
Superato lo step delle polpettine passiamo con la preparazione dei pisellini che andranno sbollentati e ripassati in padella in un fondo di olio evo e cipolla tritata.
Preparazione del risotto:
In rete troverete molte varianti per la preparazione del riso che costituirà l’elemento principale del nostro Sartù, quella suggerita da Ubique è forse la più rapida e meno dispendiosa.
Preparate un sugo di pomodoro semplice, con uno spicchio d’aglio, un battuto di cipolla e olio evo e lasciatelo cuocere mentre rimestate il risotto.
Intanto tostate il riso in olio evo con un fondo di cipolla cuocete con del brodo vegetale aggiungendolo a mestoli.
A metà cottura aggiungete 3/4 del sugo, mantecate con la noce di burro e il parmigiano e otterrete un risotto denso e corposo a cui aggiungerete parte del ripieno precedentemente preparato. Quindi metà delle polpettine, metà dei piselli, metà delle uova sode tagliate a fettine e metà della provola affumicata.
Preparate adesso il vostro stampo per ciambelle, imburratelo e spolverizzatelo con pane grattugiato. Versate metà del riso e farcite con la metà degli ingredienti lasciati da parte, ricoprite con il restante risotto e infornate.

Cuocete a 180° per circa 30 minuti. Una volta sfornato il Sartù di riso va lasciato raffreddare per un quarto d’ora e poi rovesciato su un piatto da portata e servito accompagnato con qualche cucchiaio di sugo di pomodoro.
Ed ecco pronta la ricetta di un piatto reale e regale insieme