Scaldapensieri






Se scelto della giusta misura, sa sagomare una testa con cura.

Tiene liscia la piega, corre dietro all’ovale,
garantisce sguardo non ad un’altra uguale.

Re indiscusso di corteggiamenti della moda anni Venti,
rigido doveva esserne il feltro e banditi i tessuti scadenti.
A calzarlo mi sento Francesca Bertini o Lyda Borelli,
diva del Cinema muto, comunico di occhi, non serve ch’io favelli.

Severo, reclama sagace e corporea espressività,
si accompagna ad enfatica, ma raffinata gestualità.
È detto cloche, che tradotto vuol dire campana,
risuona le idee e la musicalità a una riflessione spiana.

Dà voce al soprabito, ben dialoga con pelle chiara e comunica con il nero maglione,
ma più di ogni cosa lo amo perché mi scalda i pensieri e discute con la mia immaginazione.

I pensieri scaldati della prima immagine sono i miei, sotto capelli ancora lunghi.

Cloche:
Max Mara






Immagini da:
Crushculdesac.tumblr.com
Evabreath.tumblr.com
Positivelynoteworthy.tumblr.com
Suis-jecute.tumblr.com
Theredhouse.tumblr.com

65 commenti su “Scaldapensieri”


  1. E possibilità d’amore e gloria
    mi s’affacciano al cuor e me lo gonfiano.
    Pei riccioletti folli di una nuca
    per l’ala d’un cappello io posso ancora,
    alleggerirmi della mia tristezza.
    Io sono ancora giovane inesperto
    col cuore pronto a tutte le follie.

    Yves Bonnefoy

  2. Ne ho sempre indossati. Quando erano di moda e quando non lo erano.
    La mia nonnina mi chiamava “la signora dei cappelli”, il mio ultimo compleanno l’ho festeggiato con un party a tema: “Chapeau”.
    Come fare a meno di uno scaldapensieri.
    Bellissima tu e elegantissimo il tuo cappello.

  3. gran belle foto. Il cappello come elemento di moda, senza dubbio. purtroppo io, personalmente, appena arriva il freddo vedo il cappello solo come strumento per limitare gli effetti della sinusite… e quasi sempre il limite posto è quasi zero 🙁

  4. Bello il tuo! Io ne sto cercando uno antipioggia…non è che sia proprio di tendenza, eh…ma ho voglia di rinunciare all’ombrello quando scende quella pioggerella fine fine che non bagna, ma inesorabilmente rovina la piega.

  5. ma sei tu quella della prima foto? comunque io il cappello l’ho avuto sempre d’inverno fino alle seconda media …sai quello di lana fatto dalla nonna! poi però pensando che ero diventata grande e che nessuno lo metteva più …l’ho dimenticato

  6. Mi piace tanto tanto questo accessorio, sai quanti me ne provo prima di trovarne uno adatto a me? Non riesco mai a trovare quello che (secondo la mia idea) mi sta meglio, ne ho tanti ma prima di uscire ne cambio almeno tre e poi esco senza 🙂

  7. Sincerament enon avevo mai pensato ai miei cappelli come riscaldatori di pensieri, ma questo mi piace, come mi piace il cappello, che deve essere armonico e ben guarnito; il mio cappello ha falde larghe perchè si intona meglio al mio viso e poi in genere è circondato da nastro o pelliccia. Il cappello però è come un abito molto complicato…come lui deve essere indossato con eleganza e parsimonia. Baci

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