Se pensi differente, puoi fare la differenza.
Non conoscevo per palato la Cantina Simon di Brazzan, ma solo per parlato, grazie al consiglio di un amico a cui il buongusto in tema enoico non manca.
Siamo in provincia di Gorizia, precisamente a Brazzano di Cormons, nel celebre Collio, una preziosa area collinare divisa tra Italia e Slovenia, che si estende tra il fiume Isonzo e il fiume Iudrio, delimitata a sud dalla pianura friulana, a nord dalle frazioni di Mernico, Cobaler e Lasizze e che confina a nord con le valli del Natisone.
Sono arrivata presso l’azienda agricola di Brazzano di Cormons una domenica mattina di inizio novembre e ad accogliermi ho incontrato subito Daniele Drius, anima pensante e operante di questa straordinaria realtà friulana.

Posso iniziare a raccontarvi Daniele come il cuore pulsante della Cantina, che, in quarta generazione, ha ereditato l’attività e la passione dal nonno Enrico, venuto a mancare solo poco tempo fa, a 103 anni.
Subito, Daniele mi avvolge con il suo eloquio, conducendomi in un racconto fatto di passione, consapevolezza, originalità ed esperta cultura che da lì a poco ritroverò nel primo assaggio di vino.
L’amore per la terra, una filosofia zen che rispetta i tempi e le tradizioni delle stagioni e del lavoro in vigna sono gli elementi cardine del suo wine concept che l’ha condotto a una cura dei vitigni autoctoni locali tradizionale ma al tempo stesso innovativa, rispettosa, naturale, inedita e slow.
Indice
L’approccio biodinamico dei vini Simon di Brazzan
Diplomato come perito agrario e laureato in enologia all’Università di Udine, Daniele decide con coraggio e competenza di trasformare piano piano il lavoro in vigna e scommette in un rapporto più sincero con la terra, alla ricerca di espressioni e risultati più autentici.
Cambia totalmente i sistemi di allevamento e potatura delle viti degli oltre 14 ettari, scegliendo il cordone speronato e il guyot singolo o doppio per migliorare la qualità dell’uva anche a discapito della quantità, dice “no” ai trattamenti chimici a favore di pratiche meno invasive come il letame (a km zero!) e la poltiglia bordolese per ridurre l’utilizzo di rame, predilige il metodo di controllo sostenibile della “confusione sessuale” per combattere la diffusione della Tignoletta della vite.

Con razionalità e intelligenza, studio e passione, coraggio e determinazione Daniele arriva ad abbracciare l’agricoltura biodinamica, quasi una omeopatia dei campi, per fortificare i terreni, permettere all’uva di esprimere al meglio profumi e sapori nel pieno rispetto di biodiversità e attitudini.
Se ami il suolo, il suolo risponde con amore, questo è il grande ritorno che Daniele Drius ha avuto dai suoi terreni, che oggi donano vini eccellenti e totalmente identitari del luogo di produzione.
Le dolci discipline esercitate tra le vigne, per rispettare non solo la terra ma anche le sue diverse peculiarità di zona tra Brazzano, Dolegna del Collio e Mariano del Friuli, proseguono anche in Cantina.
Identità è la parola chiave per comprendere i vini di Simon di Brazzan e se quella dei Daniele è rintracciabile in tutti i suoi prodotti, è vero anche che spicca nei vini bianchi macerati.
Tutte le uve dei vini bianchi della cantina sono macerate.
Per i vini più giovani, la macerazione confluisce in piccola parte dato che vengono prodotti da due diverse vinificazioni quella tradizionale con macerazione completa delle bucce in tini tronco-conici da 25 ettolitri e quella con macerazione breve di una notte e fermentazione in acciaio.
In primavera, si procede con i tagli delle due vinificazioni: una parte di legno, con malolattica, e due parti di acciaio. Così si esponenziano sia gli odori sia i sapori.

Degustazione vini Simon di Brazzan
Al coinvolgente racconto di Daniele è seguita la straordinaria wine tasting da lui condotta, con camino acceso da un lato e prodotti di salumeria locale dall’altro.
Ri-Né Blanc
50% Pinot Bianco, 25% Sauvignon, 20% Malvasia, 5% Traminer
Blanc di Simon
100% Tocai Friulano
Blanc di Simon
TRADITION
100% Tocai Friulano
Malvasia
100% Malvasia
Sauvignon
100% Sauvignon
Pinot grigio
100% Pinot grigio
Pinot grigio
TRADIZIÒN
100% Pinot grigio
Cabernet Franc
100% Cabernet Franc
Merlot Riserva
100% Merlot
Centenario 1918-2018
100% Merlot

I vini Simon di Brazzan che ho preferito
La Malvasia: aromatica con note di fiori bianchi, pesca e mandarino, suggerita con piatti a base di pesce. È un vino davvero completo ed equilibrato, capace di raccontare il territorio del Collio in freschezza, un sorso dopo l’altro.
Il Pinot grigio TRADIZIÒN: la caratteristica principale di questo vino è la macerazione delle bucce durante il processo di vinificazione. Le bucce restano a contatto con il succo dell’uva per un periodo di tempo più lungo rispetto alla produzione di un normale Pinot Grigio bianco e questo dona un colore più vicino a quello di un Pinot Nero che a quello di un orange wine, grazie alla maggiore concentrazione di tannini e antociani.
Aromi profondi e autentici, ideale per un aperitivo elegante, frutti di mare, carni bianche
Ri-Né Blanc: un blend prezioso di uve pinot bianco e malvasia e di traminer e sauvignon in percentuale inferiore dedicato alla nonna Caterina (Riné), vinificato solamente in acciaio e capace di mantenere il carattere di freschezza delle uve che lo costituiscono. Al naso profuma di albicocca, frutta esotica, banana, pera e pepe bianco. Pieno, minerale, sapido.