Scarpe alte o basse? Tacco sì oppure tacco no?
Si sprecano costantemente fiumi di parole al riguardo…
“Dove va così piccolina con una ballerina rasoterra?”
“Ma si può stare su dei trampoli tali?”
“Non le hanno insegnato che con l’abito da sera si deve indossare minimo minimo un tacco dieci?”
La premessa fondamentale è che, a mio avviso, nessuna tra le due pretendenti calzature vince nettamente sull’altra e che le variabili in gioco sono così tante da rendere veramente difficile una classificazione.
Scarpe alte o basse?
Quante volte ho assistito ad annose disquisizioni inerenti alla calzatura perfetta per il genere femminile.
La scarpa, più di qualsiasi altro elemento di “arredo” femminile, subisce lo stato d’animo, l’inclinazione astrale del momento, il tasso ormonale di colei che deve scegliere e uscire di casa.
Quindi, che le scarpe siano alte o basse è scelta volubile e mai immutabile.
Ci sono donne che variano questa condizione quotidianamente, permettendo un’efficace alternanza tra l’up e il down, e altre che permangono in uno dei due emisferi anche per tutta la vita, facendo dell’uno o dell’altro uno stile di vita.
Solitamente si tende a ritenere “poco sicura” chi opta per la scarpa bassa e comoda e femme fatale la madame che predilige i piani più alti degli stiletti dai 10 cm in su.
Sensuale/asettica, femminile/mascolina, curata/trasandata sono solo alcune tra le plurime ricorrenti dicotomie.
Personalmente, non ritengo affatto poco seducente una ballerina, come non reputo necessariemente sexy un plateau 15 cm.
La personalità, l’incedere, la grazia della donna che porterà la sua scelta tra scarpe alte o basse faranno sempre da spartiacque nel generare eleganza.
Jennifer Lopez, a Saint Tropez la scorsa primavera, non si può che definire superba in questa immagine: comoda, ma felina allo stesso tempo.
Alcune donne fluttuano su altezze di tacchi vertiginose come se fossero in infradito, altre sono ridicole anche in pantofole.
Donne troppo in carne schiacciate da scarpe troppo basse, che neppure si notano tant’è la pressione che subiscono, altre troppo esili che si agitano come fili d’erba al vento a causa dell’instabilità.
Scarpe alte o basse? La finezza sta dove ogni donna riesce a individuarla.
E’ fondamentale possedere, o cercare, quella che mi piace definire “coscienza di stile”.
Non ci sono situazioni tipo che richiedono obbligatoriamente lo stiletto o la bassa. Ci sono dei clichè, ma questa è un’altra storia.
Un abito da sera abbinato con estrema accuratezza ad un sandalo piatto molto prezioso può essere esageratamente chic, così come può essere estremamente volgare se male assortito con una pendenza che non si sa gestire o che fa risaltare più i nostri difetti che i nostri pregi.
Se qualcuno rimprovera le nostre scarpe, significa che qualcosa non va, stona, non è equilibrato: e la colpa è soltanto nostra, non della scarpa.
Nessuno criticherà le nostre zampette se saremo in grado di armonizzarle al contesto dell’abito che abbiamo scelto, della nostra corporatura, del nostro sentire, del nostro stile.
Contesto standard, quindi, no, ma alcuni accorgimenti universali assolutamente sì.
SCARPE ALTE O BASSE E LA CAVIGLIA
Una caviglia robusta rifiuta sempre la calzatura estremamente piatta, come cinghiette o polacchini. Viene, invece, sempre esaltata da profondi decoltè e sandali scollati, che verticalizzano la caviglia.
Eventuali sneakers con un un pò di rialzo, ma senza esagerare.
SCARPE ALTE O BASSE E GLI ABITI LUNGHI
Un abito lungo ben si sposa con una calzatura piatta, mentre richiede più attenzione nel caso di scarpa alta.
L’orlo della gonna deve sempre arrivare a metà abbondante del tacco, se si vuole evitare orrori di troncamento visivi.
SCARPE ALTE O BASSE E MINIGONNA
Si ha voglia di una super minigonna? Che bellezza, soprattutto se le gambe lo permettono.
La scelta della scarpa, in questo caso, è storia molto delicata.
Se è vero che un’altezza decisa esalta ancora di più la sinuosità, è altrettanto vero che è molto difficile non scivolare nella volgarità. Il mio consiglio è di prediligere una shoe sobria dal tacco medio.
SCARPE ALTE O BASSE E BUSINESS
Assolutamente vietato calzare altezze sopra ai dieci centimetri in ambiente lavorativo.
Proibiti anche sandali troppo aperti o con plateau a filetto di sorana.
SCARPE ALTE O BASSE E STATURA
Obbligatorio come il passaporto in dogana il rialzo alla bomboniera da 150 cm.
E’ vero che “il buon vino sta nella botte piccola”, ma è altrettanto certo che “altezza, mezza bellezza!”
Una disquisizione a parte, tutta a loro dedicata, meriteranno le calzature Porselli, “le Divine”, come le chiamo io, “le scarpine” come le chiamano nel negozio di Milano.
Argomento adeguato per una calzante definizione di eleganza.
Foto via Unsplash.com
Ciao, intanto complimenti per il tuo blog.
In merito alle scarpe…mi trovi d’accordo sulle tue affermazioni, anche se, secondo me, le scarpe col tacco, seppur nei limiti, restano più femminili delle ballerine ;)!
ciao
R
Caro Anonimo,
la femminilità non è da ricercare nella tipologia di scarpa, ma in chi la indossa 😉
ciao, sono incappata per caso in questo tuo post eppure ti seguo già da un po’! Mi è piaciuto un sacco e volevo chiederti se posso citarti sul mio blog quando farò un post sulla scelta delle scarpe da indossare! Sono davvero ottimi consigli!!