Una mano di bianco


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La tinteggiatura delle pareti del nostro primo appartamento in affitto, quella mano di bianco rigorosamente a rullo che lava via le tracce di quanti ci hanno preceduto, è da lì che ha inizio per molti il prorio periodo bianco.
Poi, la spasmodica ricerca di oggetti di design per la nostra prima vera casa. La lotta coniugale tra il bianco femmineo e l’invadenza del colore, generalmente appannaggio maschile. La conquista di una parete della sala per quella tela, così simile ad un Cretto di Burri, di quel nostro vecchio amico. Quel quadro che a pensarci adesso forse non esprimeva talento, ma che di sicuro esprimeva amore.

E quante non avessero ancora avuto il proprio periodo bianco, si preparino a viverlo intensamente. Puro e opaco come calce, passa per il make up, si attacca come stucco sulle borse più cool.
Matto, privo di riverberi e opalescenze, spennella le unghie di mani abbronzate civettando con il bikini più seducente. Rinfresca le sere più calde in un total look decisamente monocromatico. È assoluto, è coprente, è lunare come colei che lo sfoggia, sicura di ecclissare chiunque altra.

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immagini via: fashione gone rogue, colo-r.tumblr.com,elemenop.tumblr.com

10 commenti su “Una mano di bianco”

  1. il bianco, contiene in sè tutti gli altri colori…nel suo candore può essere più intenso di qualunque altra sfumatura. Ed ognuna di noi ha un angolo, forse il più intimo, della propria anima tinto di bianco…

  2. UN GIORNO BIANCO
    Dammi un giorno bianco, un mare di belladonna,
    Un movimento
    Intero, unito, addormentato
    Come un solo momento.
    Io voglio camminare con chi dorme
    Fra paesi senza nome che fluttuano.
    Immagini così mute
    Che nel guardarle mi sembri
    D’aver chiuso gli occhi.
    Un giorno in cui si possa non sapere.
    SOPHIA DE MELLO BREYNER ANDRESEN

  3. Una selezione d’immagini magistrale!
    Il colore non colore, il puro, l’evocativo ….
    P.S: il cretto di Burri, percepito da lontano, avvicinandomi in auto al cimitero di Gibellina, mi è sembrato quasi un velo bianco disteso sul dolore e sulla memoria. Illuminato nella piena oscurità dalla luce della luna piena …è ancora una delle emozioni più forti che ricordo.
    Grazie

  4. Eva, ciao cara, manco da un po’ ma appena posso corro a leggerti e ti consiglio a tutte le mie amiche, sei troppo forte. Mi sono ritrovata un sacco nella prima parte del tuo post, assolutamente vero il periodo bianco, condivido ogni parola pienamente. un abbraccio, a presto

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