Per descrivere la città di Praga a Natale attraverso la moda non c’è tessuto che le calzi meglio del velluto, a dire il vero già assegnato alla rivoluzione non violenta che nel 1989 ne rovesciò il regime comunista, ma tant’è, mentre ero lì la scorsa settimana stava bene a entrambe, a lei come a me.
Per non essere fuori luogo, il velluto si può indossare in pochi luoghi, e Praga a Natale è uno di questi, una capitale ai confini del freddo che il freddo però non solo lo combatte a colpi di bellezza diffusa, ma se lo fa scivolare addirittura addosso, rendendolo accessorio azzeccato per la sua atmosfera.
Nei panni di un pantalone, per esempio, può accompagnare lungo il Ponte Carlo fino all’ingresso di Staré Mesto, la zona più antica della città sulla riva destra della Moldava, spingendoti a ferire il vento gelido che lo spazzola con passo deciso e caldo, affascinante come la vista che si può godere dall’alto.
Puoi vestirlo sotto forma di guanti per gareggiare in sinuosità con le cento torri che la abitano, dominanti ma mai imperanti sull’insieme, oppure in scarpine da principessa mentre passeggi per i palazzi, i cortili e i vicoli del Castello, magari in abbinata a calzini a coste, per saltare tra i più diversi stili architettonici in perfetta armonia.
È appropriato farsi scivolare sulle spalle anche una mantella di velluto, ipotesi che difficilmente si può accettare con la stessa semplicità in un’altra città; sarà adeguata sia per ciondolare con occhi all’insù in Staromestské Námestí, la Piazza della Città vecchia, sia per fermarsi senza troppo preavviso davanti a un prosciutto che cuoce alla brace, una birra veloce, un vino caldo che ristora all’aperto e che richiede movimenti facili e aggraziati.
Si può condurlo in un copricapo silenzioso nel quartiere ebraico, in una giacca che sbuca stupita da un cappotto attraverso le navate della cattedrale di San Vito, in una sciarpa, un nastro al polso, una clutch per cene carnivore che non necessitano di doggy bag.
Praga a Natale è stata per me una rivoluzione di pensiero stilistico: asburgica per il rigore, gotica per l’espressività, barocca per la densità. Una piccola esplosione che incanta e tiene a bada l’inverno, delicata e intensa come il velluto sulla pelle.
Immagini
1 – Bottega Veneta
2 – Jason Wu
3 – Emilio Pucci
4 – Dolce & Gabbana
5 – Emilio De La Morena
6 – Emilio Pucci
7 – Dolce & Gabbana
8 – Vuitton
9 – Street style
10 – Dolce & Gabbana
Sono già stata a Praga e ho già indossato il velluto. Sarà tempo di ripetere entrambe le esperienze!
xoxo
G
io amo il velluto, un tessuto elegante…e adoro accarezzarlo 🙂
Nameless Fashion Blog
Quanta bellezza..non sono mai stata a Praga ma dal velluto mi sono fatta avvolgere spesso!
la seconda foto è spettacolare!!!!!!! bellissima selezione!
Se ti va dai un’occhiata al mio nuovo post: https://honeyandcotton.org/new-trends-springsummer-2015/
Mamma mia cosa non sono quelle scarpette di Dolce & Gabbana? Mi piacerebbe molto visitare Praga, non ci sono mai stata!
È una città stupenda che spero di visitare presto, dicono sia molto romantica. E di certo non mancherò di indossare il velluto anche perchè in inverno è ancora più suggestiva. Un bacione Eva ed Ady! :**
E’ un tessuto che adoro!
Alessia
THECHILICOOL
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Kiss
fantastic views!very nice photo’s. love the dresses. gorgeous post!
https://whalespa.net